Parco Nazionale del Cilento, Vallo di diano e Alburni: campi devastati dai cinghiali. Cresce il rischio sanitario

E’ allarme cinghiali nelle aree di Serre, Persano, Altavilla Silentina ed Albanella. Gravissima anche la situazione nell’area degli Alburni dove i cinghiali si spingono fin nei paesi in cerca di cibo. A darne notizia è la Coldiretti Salerno che ha ricevuto, in questi giorni, numerose segnalazioni da parte degli agricoltori. I problemi più gravi sono nella Valle del Calore dove  cresce anche il rischio sanitario per gli allevamenti. “I cinghiali stanno devastando tutte le colture di mais ormai pronte, denuncia l’allevatore Vito Di Matteo, presidente della sezione Coldiretti di Altavilla Silentina, i campi di mais, che quest’anno hanno rese quantitative e qualitative eccellenti, sono completamente devastati dai cinghiali con forti ripercussioni economiche per le nostre aziende”. Il problema, osserva Coldiretti, è anche sanitario: i cinghiali, infatti, sono portatori di focolai di brucellosi e rischiano di contagiare gli animali regolarmente registrati e soggetti a profilassi di Stato obbligatoria. “In tutta l’area limitrofa alla zona demaniale militare di Persano, fa eco l’assessore all’agricoltura del comune di Altavilla Silentina, Davide Cembalo, registriamo veri e propri attacchi di massa di cinghiali che stanziano nella zona demaniale ed oltrepassano i confini devastando interi campi di mais. Tutto ciò si ripercuote in maniera negativa sul reddito dei produttori di mais e sulle riserve da stoccare per l’inverno da parte delle aziende zootecniche, prevalentemente bufaline. Alcuni stanno addirittura abbandonando i campi o riconvertendo le produzioni”. Il problema è particolarmente avvertito anche nell’area degli Alburni, tra Castelcivita, Ottati, Sant’Angelo a Fasanella, Corleto Monforte, fino a Roscigno e Bellosguardo. Qui sono andati persi numerosi ettari di vigneti e devastati interi nocelleti. Alcuni residenti hanno addirittura visto interi branchi di cinghiali selvatici che si sono spinti fino nei paesi in cerca di cibo. “E’ forte la preoccupazione per la difficile situazione degli ungulati , dichiara il presidente provinciale di Coldiretti, Vittorio Sangiorgio, evidentemente ciò che è stato fatto finora Non basta. Chiediamo al sindaco di Altavilla Silentina di coordinare un’azione congiunta di tutti i comuni colpiti dalla invasione dei cinghiali e sollecitiamo un incontro con il Prefetto e tutti gli enti preposti affinché si trovino soluzioni per limitare il numero di questi animali. L’eccessiva presenza di ungulati non è più controllabile e i rischi sono ormai troppo elevati”.

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