PSR agricoltura: sbloccati i pagamenti. Finanziate imprese ai giovani

Primi segnali di ripresa nel 2015, ma il 2016 sembra destinato ad essere il vero anno di svolta con un ritorno della crescita dello 0,5%. E’ quanto emerge da un’analisi sull’economia campana. L’analisi sottolinea anche come la ripresa non può che passare dal rilancio del territorio, dall’innovazione e dal turismo. Segnali positivi potrebbero arrivare anche dall’agroalimentare, settore per cui arriva una buona notizia. La Coldiretti provinciale di Salerno, infatti, annuncia che sono stati sbloccati i pagamenti del Programma di Sviluppo Rurale per oltre 20 milioni di euro alle aziende agricole. “Si tratta, sottolinea il presidente provinciale Vittorio Sangiorgio, di una boccata di ossigeno che permette di soddisfare, nella sola provincia di Salerno, oltre cento istanze del PSR. In un momento di forte crisi economica come questo, osserva Sangiorgio, è strategico l’impegno della Regione Campania per assicurare i pagamenti del Programma di sviluppo rurale”. Tra i vari mandati erogati, sono state sbloccate 34 pratiche per la misura 121, che prevede l’ammodernamento delle aziende agricole, per un impegno pari a 19 milioni di euro. Per il cluster della misura 112, che prevede aiuti per l’insediamento di giovani agricoltori, 44 sono le pratiche approvate per un impegno di contributo pari a 11 milioni di euro. Rimangono da impegnare, su Salerno, circa 330mila euro. “Il sistema dell’agroalimentare salernitano, continua Sangiorgio, ha dimostrato di sapere utilizzare al meglio le risorse comunitarie, generando processi di sviluppo diffusi e diventando leader in Italia per export e qualità dei prodotti”. “Il risultato più interessante, fa eco la delegata dei Giovani imprenditori di Coldiretti, Rosita Stoia, è il finanziamento di 34 nuove imprese in provincia di Salerno. E’ stato raggiunto un obiettivo importante volto a sostenere i giovani che si insediano per la prima volta in un’impresa agricola. Salerno si distingue da qualche anno nel panorama regionale per l’elevato numero di giovani che si affacciano al mondo agricolo chiedendo di accedere al premio di primo insediamento. I numeri sono significativi”.

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