Cilento: prosegue la guerra dei Saut. A Gioi pronto ricorso al TAR

La proposta della cooperativa medica Magna Graecia di istituire un ospedale di comunità nella struttura, di proprietà dell’Asl Salerno, in località Pazzano, è stata valutata con interesse dall’amministrazione comunale anche perché è simile a un’analoga proposta che fu presentata già nel 2007 dal consigliere comunale Francesco Longo. Com’è possibile leggere nella delibera di Consiglio comunale numero 19 dell’8 agosto 2007, alla luce dei disagi causati agli utenti dall’accorpamento dei distretti sanitari di Capaccio e Roccadaspide, il consigliere Longo propose di collocare nella struttura di Pazzano il Saut, il servizio di continuità assistenziale di Capaccio Capoluogo, l’attività specialistica ambulatoriale e tutto quanto potesse concorrere alla creazione di un “country hospital”, rappresentando tale organizzazione “l’ideale e moderno anello di congiungimento tra assistenza ospedaliera e medicina territoriale”.

Intanto il sindaco di Gioi Andrea Salati ha scritto un’altra accorata lettera al procuratore generale del Tribunale di Vallo della Lucania, Giancarlo Grippo, in merito alla questione del Saut di Gioi: ridimensionato con un provvedimento dal Direttore Generale dell’Asl Salerno. Salati pone l’attenzione sulla configurabilità di “…interruzione di pubblico servizio nel provvedimento che è stato adottato e che prevede l’attività sanitaria di emergenza-urgenza dalle 8 alle 20. Salati afferma: “L’evidenza dice che l’emergenza-urgenza deve avere ambulanza e medico sempre disponibili perché la malattia non viene a comando”. Nel frattempo lo stesso sindaco ha reso noto che sono state avviate le procedure per il ricorso al Tar. Lo si apprende da un comunicato stampa a firma del sindaco Nicola Salati.

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