Stipendi arretrati alla Comunità montana, ecco cosa sta accadendo

Cosa succede tra Comunità Montana, Regione, Bcc Buonabitacolo, operai della Montana e Codacons? Succede, innanzitutto che 230 dipendenti non ricevono stipendi da circa 6 mesi (chi più, chi meno). E succede che per pagare gli arretrati la Comunità Montana, in assenza di erogazioni dalla Regione ha chiesto alla Bcc Buonabitacolo, in quanto ricopre il ruolo di servizio di tesoreria, di anticipare le mensilità con un’apertura di credito a tasso agevolato. Decisione accolta con sospetto e anche polemiche da alcuni dipendenti e con un duro attacco da parte del Codacons Vallo di Diano. Secondo quanto emerso ecco cosa comporta l’accordo, al quale hanno aderito circa 60 dipendenti finora. L’anticipazione degli stipendi attraverso l’operazione bancaria comporta il pagamento di un interesse da parte del dipendente che sceglie di aderirvi (4%). Inoltre la banca anticiperà l’80% dell’intero stipendio e non l’intera somma. Raffaele Accetta, presidente della Comunità Montana assicura.  “”Bisogna ringraziare la Banca per l’apertura di questa iniziativa. Viviamo una situazione complicata, la Regione non riesce più a mantenere gli impegni, basti pensare che stiamo aspettando fondi dal 2011”. Ma che divide i dipendenti. Uno di loro denuncia. “Avanziamo sei mensilità. Ci hanno proposto un’idea assurda, quella di farci prestare il nostro stipendio e inoltre dovremmo pagare anche un interesse” . Arriva la solidarietà del Codacons che non lesina critiche. “Chiediamo chiarezza e auspichiamo che presto gli operai possano ricevere quanto loro spetta, senza dover pagare due volte: una volta per il ritardo nel pagamento del salario, una seconda per le operazioni”. Per chiarire la situazione ecco la Bcc Buonabitacolo. “Per ogni dipendente – sottolinea il direttore generale Angelo De Luca –  si tratta di anticipare l’80% dello stipendio  fino a 4 mensilità: su 5.300 a dipendente fornire un anticipo di 4000 euro. Questo con nessun costo nell’apertura del conto e l’interesse minimo del 4%. Si tratta circa di 12 euro a mensilità e di un tasso irrisorio, meno della metà di quelli ‘correnti’ e soprattutto un’operazione che in questa situazione permette di eliminare il pericolo che ci si possa rivolgere a privati con il serio rischio di cadere nella trappola dell’usura”. De Luca, alla fine, fa una considerazione. “Certo se questo 4 % fosse corrisposto dalla Regione sarebbe un atto di attenzione e solidarietà verso operai e dipendenti già in difficoltà”.  Considerazione condivisa da tutte le parti in causa.  Ma occorrerà capire se anche dalla Regione.

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Una risposta

  1. Roberto De Luca ha detto:

    “Certo se questo 4% fosse corrisposto dalla Regione sarebbe un atto di attenzione e solidarietà verso operai e dipendenti già in difficoltà”. E siamo sicuri che, se non fosse intervenuto il Codacons, vi sarebbe stata questa considerazione – diciamolo pure – di buon senso? Abbiamo fatto quello che tocca a un’associazione dedita alla tutela dei diritti dei cittadini, oppure abbiamo solo fatto polemiche? Al lettore la risposta. Intanto ci auguriamo che presto gli operai possano avere il loro meritato compenso.

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