San Pietro al Tanagro, i Forestali uniscono “il Diavolo e l’Acqua Santa”

Gli operai della Comunità Montana Vallo di Diano, che non riescono a percepire i loro stipendi arretrati da mesi, sono però riusciti nell’impossibile impresa di mettere insieme la maggioranza e la minoranza consiliare di San Pietro al Tanagro. Un evento più unico che raro da quelle parti, dove non si era mai vista l’approvazione in consiglio comunale di una mozione congiunta recante i simboli affiancati dei gruppi consiliari del Partito Democratico e di Noi San Pietro. Eppure il problema che da mesi attanaglia gli operai dell’ente montano valdianese e le loro famiglie è riuscito a mettere insieme il diavolo e l’acqua santa. La premessa del  documento congiunto evidenzia che i lavoratori dipendenti della Comunità Montana Vallo di Diano, tra cui circa trenta di San Pietro al Tanagro, non percepiscono lo stipendio da cinque mensilità cui si va ad aggiungere la quattordicesima 2013 non ancora corrisposta, e che l’Ente Comunità Montana ha in modo apprezzabile raccolto le istanze dei lavoratori forestali mediante una convenzione predisposta con l’Istituto Tesoriere, finalizzata all’anticipazione delle retribuzioni pregresse non corrisposte a causa dei ritardi nell’erogazione dei finanziamenti regionali relativi ad opere già concluse. I Gruppi Consiliari del PD e di Noi San Pietro prendono atto che la convenzione stipulata con l’Istituto Tesoriere ha esclusiva finalità di alleviare le difficoltà dei lavoratori forestali, ma dopo una più attenta lettura del testo di convenzione rilevano alcune criticità che nella prassi potrebbero vanificare gli scopi e le finalità annesse alla convenzione. Di qui la richiesta al consiglio comunale di San Pietro al Tanagro, appositamente convocato per venerdì 14 Novembre alle ore 18:30, di deliberare un proposta di rettifica da sottoporre agli Organi Statutari della Comunità Montana Vallo di Diano, nei limiti delle capacità finanziarie dell’Ente. Le modifiche richieste riguardano la concessione a singolo lavoratore, e su sua richiesta, di attestato delle retribuzioni arretrate non corrisposte quali crediti certi, liquidi ed esigibili; dare facoltà al lavoratore di contrarre anticipazione o altra forma di finanziamento presso qualsiasi Istituto di credito, secondo il proprio gradimento e le convenienze di mercato, fermo restando il tasso del 4% cui si rende disponibile il Tesoriere dell’Ente Montano; la Concessione dell’Istituto di credito al lavoratore di un importo massimo e rotativo di Euro 4000, corrispondente a circa quattro mensilità, il cui costo, su attestazione dell’Istituto bancario, potrà essere ristorato nel limite di 50 euro per ogni 1000 euro erogate in ragione di anno solare da parte della Comunità Montana. Infine si richiede all’ente montano valdianese di intraprendere iniziative nei confronti della Regione Campania mirate al recupero dei maggiori oneri sostenuti dall’Ente Comunità Montana per il sostegno ai più elementari bisogni dei lavoratori. I gruppi consiliari di maggioranza e opposizione di San Pietro al Tanagro chiedono al Sindaco Domenico Quaranta e al suo delegato presso l’ente montano di adoperarsi per “giungere alla migliore determinazione da parte della Governance dell’Ente Montano”, e di spedire il Verbale di Deliberazione consiliare, per la condivisione, a tutte le Amministrazioni comunali facenti parte della Comunità Montana Vallo di Diano.

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