Truffa da 400 euro a un pensionato di Sala Consilina: attenzione ai figli di…

Possono spacciarsi per figli di un lontano parente, o di un carissimo amico, o di un collega di lavoro, o addirittura di un sindaco. Attenzione alle truffe dei figli di…, molto di moda in questo periodo nel Vallo di Diano, e che per abilità ricordano la famosa truffa di Totò che vendeva la Fontana di Trevi. Il meccanismo delle truffe valdianesi ovviamente è diverso: l’ultimo caso si è verificato ieri mattina a Sala Consilina, ai danni di un pensionato di circa 70 anni che aveva lavorato presso la casa circondariale di Via Gioberti. L’uomo è stato truffato per ben 400 euro da un giovane che si è spacciato per il figlio dell’ex direttore delle carceri.  Il pensionato stava effettuando un prelievo presso il bancomat del Banco di Napoli, nei pressi dell’ex Tribunale, quando è stato avvicinato dall’abile truffatore, che ha finto di riconoscerlo dopo tanto tempo. Facile immaginare la scena, con il giovane entusiasta di rivedere il pensionato, che nel frattempo cerca disperatamente nella memoria di identificare la persona che si ritrova davanti. “Ma come –lo pressa il truffatore- non ti ricordi me, sono il figlio dell’ex direttore delle carceri di Sala Consilina, dove tu lavoravi”. Una sceneggiata ben recitata e calcolata nei minimi dettagli,  per far scattare nel pensionato un meccanismo inconscio legato anche all’imbarazzo e al latente senso di colpa per non aver riconosciuto il giovane. Cosa che puntualmente è accaduta: la vittima si è convinta di ricordarsi di lui. A quel punto, dopo i normali convenevoli tra due persone che non si vedono da tanto tempo, è scattata  la seconda parte della truffa: il giovane confessa di trovarsi in un momento di gravi difficoltà e chiede al pensionato di prestargli 400 euro per poche ore. Mosso dalla commozione e dall’emozione l’anziano acconsente, ed effettua un altro prelievo dal bancomat, consegnando il denaro al truffatore. “C i vediamo domenica mattina davanti alla banca per la restituzione”: è questa la promessa con la quale il giovane lascia il pensionato, convinto di aver fatto un’opera di bene a una persona che conosce. Un’illusione purtroppo destinata a svanire poco dopo, quando racconta l’accaduto ai suoi familiari, e si rende conto della truffa subita: quei 400 euro non li rivedrà mai più. Il pensionato ha denunciato l’accaduto alla Compagnia Carabinieri di Sala Consilina, ed i militari dell’arma hanno dato il via alle indagini per risalire ai responsabili, che potrebbero essere collegati ad altre truffe simili effettuate nelle scorse settimane. Il truffatore in questo caso era un giovane tra i 25 ed i 30 anni, molto abile ed esperto, ed ha dimostrato di non aver improvvisato nulla, ma di conoscere bene alcuni dettagli della vita lavorativa della vittima .

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