Ecomostro di Sassano, il Comune presenta ricorso al Consiglio di Stato

Torna alla ribalta la vicenda dell’eco mostro di Sassano. Il Comune ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar a favore della ditta edile che per aveva vinto l’appalto. Ma andiamo per ordine: l’ecomostro è la struttura che dovrà ospitare il municipio di Sassano ma soltanto dopo l’abbattimento di una parte di essa e in seguito ai lavori di adeguamento. Un’opera che ha creato diverse polemiche a Sassano e per la quale l’attuale amministrazione guidata da Tommaso Pellegrino si è impegnata alla distruzione della parte “eccedente”. Dopo l’avvio dei lavori – occorre ricordare – il Comune di Sassano ha “sostituito” la ditta che aveva vinto l’appalto. Quest’ultima, la Giordano srl di Salerno, però ha presentato ricorso al Tar. Il Tribunale amministrativo di Salerno ha emesso la sentenza a favore della società salernitana (al suo posto sarebbe dovuto subentrare un’azienda di Teggiano, la Novatec Sistemi). E dopo una serie di considerazioni sui motivi che hanno portato al cambio di ditta e sull’iter burocratico, il Tar ha sentenziato “deve ritenersi – si legge tra le altre cose – che la scelta operata dall’Amministrazione con i provvedimenti impugnati non possa ritenersi presidiata da una efficace valutazione dell’interesse pubblico”.  Sentenza che non ha convinto l’Amministrazione di Sassano che ha deliberato per il ricorso al Consiglio di Stato in quanto “è del tutto – è scritto in una determina – evidente che è stata inficiata la buona fede precontrattuale, sotto il profilo comportamentale, laddove impone che l’atteggiamento tenuto dalle parti, nei rispettivi confronti, sia improntato a lealtà e collaborazione. È stato violato, quindi, l’obbligo di comportarsi in modo tale da non pregiudicare, ed anzi da salvaguardare, il ragionevole interesse della stazione appaltante di definire i lavori nei termini indicati nella consegna provvisoria. Inoltre – si legge ancora – per la condotta tenuta dalla ditta aggiudicataria questo Comune vanta un danno dal tempo decorso invano dalla aggiudicazione della gara per aver bloccato, per un lungo periodo, la realizzazione dell’opera oltre ad un danno causato dai disagi alla cittadinanza nell’allestimento del cantiere e nella chiusura di aree pubbliche senza aver dato effettivo inizio delle lavorazioni”. Insomma l’ecomostro torna a far parlare di sé. E sullo sfondo, a maggio, le elezioni comunali a Sassano: e l’ecomostro sarà sicuramente argomento di campagna elettorale.

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