Tribunale di Sala Consilina: dal Comitato il plauso a Valiante. Ma Codacons attacca

Valiante sì, Valiante no. L’interrogazione del deputato del Pd in merito al caso Tribunale di Sala Consilina ha provocato speranze nel Vallo di Diano ma anche polemiche.  L’Unione Giuristi Cattolici Italiani e il Comitato pro-Tribunale di Sala Consilina esprime soddisfazione. “La risposta del sottosegretario Cosimo Ferri all’interpellanza di Valiante conferma che tuttora è in corso il monitoraggio finalizzato alla individuazione di correttivi in un ottica di rivalutazione delle criticità e delle specificità territoriali. Ancor più, il sottosegretario ha evidenziato la particolarità del Tribunale di Sala Consilina il cui intero circondario, caso unico in Italia, è stato sottratto ad una Corte di Appello, Salerno, per essere destinato ad un altro distretto, Potenza, fuori Provincia e fuori Regione. Tutto, quindi, è ancora da decidere e non è stato archiviato nulla. Occorre ringraziare Valiante”. Ma di contro arriva la risposta del Codacons Vallo di Diano non sul merito ma sui termini usati dall’onorevole. Valiante ha usato, in riferimento al Vallo di Diano, il termine “conterraneo” durante l’attacco rivolto dal deputato ad Amerigo Montera, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Salerno, a commissario del Corisa4. “Siamo sbigottiti per l’uso di questo termine in riferimento ai cittadini di Sala e del Diano. Dobbiamo specificare che il Vallo di Diano è un territorio diverso dal Cilento e ricordiamo che il Tribunale di Vallo della Lucania è in piena e florida attività così come innumerevoli attività sottratte dal Vallo di Diano. Per quanto riguarda la difesa della nostra vallata, dobbiamo riscontrare che lo stesso deputato Pd, poi, ha votato in parlamento a favore del cosiddetto “Sblocca Italia””. Sul profilo Facebook di Valiante, infine, in diversi utenti del Vallo di Diano hanno protestato contro questo termine usato dal deputato.