Enfiteusi: dopo Padula anche Sala Consilina. Il Codacons: “Epidemia Medioevale”

codacons de luca

 

Dopo il caso di Padula, portato alla ribalta nei mesi scorsi dal Codacons Vallo di Diano, anche ai cittadini (in massima parte agricoltori) di Sala Consilina stanno arrivando in questi giorni le richieste dei canoni enfiteutici. Il comune della città capofila del Vallo di Diano ha infatti dato seguito all’apposito “Regolamento per l’affrancazione dei livelli, censi ed enfiteusi”, approvato attraverso apposita delibera nel mese di Luglio scorso. Insomma si diffonde come una epidemia la tassa che, come recita la premessa della delibera salese  “è una fattispecie di contratto agrario di origine molto antico, adottato diffusamente nel Medioevo, col quale un terreno veniva concesso in godimento dietro pagamento di un canone annuale e, pertanto, assimilabile per analogia all’enfiteusi”. E come per Padula anche nel caso di Sala Consilina arriva immediata la presa di posizione del Codacons Vallo di Diano. Sotto i riflettori del responsabile Roberto De Luca in particolare il regolamento approvato dal comune salese che, a suo giudizio, penalizza non poco i cittadini di Sala Consilina chiamati ad affrontare spese non banali e ad assolvere a compiti burocratici eccessivi per una semplice affrancazione. Secondo il Codacons il provvedimento andrebbe effettuato – laddove ne ricorrano i presupposti – con una procedura amministrativa snella, in cui è lo stesso Comune (e non il cittadino) a esibire i contratti originali sulla base dei quali si dovrebbe fondare un’eventuale richiesta del canone enfiteutico e dell’affrancazione stessa. Ai cittadini di Sala Consilina destinatari delle richieste dei canoni enfiteutici, viene spiegato che si può accedere agli atti  presso l’Ufficio Tecnico Comunale e che si possono proporre memorie scritte entro 60 giorni. Il regolamento approvato infatti, allo scopo di non gravare ulteriormente sui coltivatori, prevede alcuni abbattimenti del canone annuo per coloro che traggono sostentamento dall’attività agricola. Gli abbattimenti (cumulabili) previsti sono del 30% del canone per gli agricoltori attivi o in pensione, e del 10% per chi ha un reddito ISEE al di sotto del minimo vitale.  Bisogna essere però attenti e solerti, perché come evidenziato dal Codacons “L’obbligo del pagamento del canone e delle 5 annualità pregresse dovrà essere effettuato entro e non oltre sessanta giorni dal ricevimento della richiesta del comune salese. In mancanza si provvederà ad iscrivere a ruolo i crediti vantati, con riscossione coattiva degli stessi e con notevoli aggravi di costo”. Nel caso di Padula il Codacons ha ottenuto una sospensione dell’azione amministrativa relativa all’Enfiteusi,  e una promessa di convocazione di un Consiglio Comunale tematico. Al comune padulese sono state anche inoltrate diverse proposte, scaturite dalle richieste dei cittadini di Padula, formulate in un partecipato incontro pubblico svoltosi lo scorso 3 dicembre.

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