Il gruppo Positivo punta il dito sul costo del servizio rifiuti a Sala Consilina

In questi giorni sono arrivati i dati dell’Osservatorio Regionale dei rifiuti per il 2013: i Salesi hanno pagato più di 180 € pro capite per coprire il costo del “servizio” rifiuti. Potevamo spendere meno? Sì, ma non perché ve lo racconta il Gruppo Positivo, ma perché Sala Consilina ha già dato dimostrazione di saperlo fare, ecco la prova:

(Fonte http://www.salaconsilina.gov.it/raccolta-differenziata-dei-rifiuti-urbani-due-importanti-riconoscimenti-assegnati-al-comune-di-sala-consilina/)

Nel 2010 a Sala Consilina la spesa pro capite per i rifiuti era di 137 €.

Tale costo è aumentato in soli 4 anni di quasi 50 €/anno per cittadino, passando da un totale di 1,7 milioni di € del 2010 ai circa 2,3 del 2013. Come mai questo tracollo? Eppure nel Novembre del 2011 il Consigliere delegato alle politiche ambientali Borgia, dichiarava: “Le politiche ambientali del Comune di Sala Consilina (…) hanno conseguito due lusinghieri risultati…”(1), il primo è che a Sala arrivano, in comodato d’uso gratuito, 23 bilance multimediali per la pesa dei rifiuti urbani che “…consentiranno l’incentivazione della raccolta di vetro, alluminio, plastica e carta con forme di premialità per i cittadini virtuosi e riduzione dei costi di gestione…)”(1). Il secondo è che il nostro Comune ha un raccolta differenziata al 53% e che questa buona percentuale di raccolta differenziata “…costituisce requisito essenziale per la partecipazione, da parte del Comune di Sala Consilina, a bandi di concorso regionali, ministeriali ed europei per l’assegnazione di fondi da investire nel campo dei rifiuti e delle politiche ambientali…”(1).

(1 http://www.salaconsilina.gov.it/raccolta-differenziata-dei-rifiuti-urbani-due-importanti-riconoscimenti-assegnati-al-comune-di-sala-consilina/)

Dove sono finite le bilance?

Quale premialità è stata concessa ai cittadini virtuosi?

Perché i costi di gestione sono enormemente aumentati invece di diminuire come annunciato?

Abbiamo poi partecipato a bandi per reperire fondi da investire nel ciclo dei rifiuti?

Perché nel 2013 siamo scesi al 47% di differenziata?

Certo che siamo strani noi del Gruppo Positivo, poniamo domande ad un’amministrazione non più in carica. O forse no?

Guardiamo bene dentro Sala Viva e cerchiamo di capire se ci sono collegamenti con i responsabili di questo disastro: l’attuale Sindaco è Cavallone (ex assessore nell’ultima Consiliatura Ferrari), poi c’è l’Assessore Ferrari (sorella dell’Ex Sindaco Ferrari), c’è l’Assessore Farina (moglie dell’ex Assessore Ferricelli), ci sono Garofalo, Santoriello e Spolzino (già assessori nella Consiliatura Ferrrari), c’è l’attuale Presidente del Consiglio Comunale Sig.ra Stabile (stessa carica con Ferrari Sindaco) e c’è Gallo (già Consigliere di maggioranza con Ferrari).

Caspita 8 su 12 dell’attuale maggioranza sono stati in campo negli anni della rovina. Ah dimenticavamo: Borgia, ex Consigliere delegato alle politiche ambientali dal Sindaco Ferrari, è stato delegato di lista durante le ultime elezioni Comunali per Sala Viva e l’attuale Assessore Lopardo durante la Consiliatura Ferrari invece sedeva nei banchi della minoranza.

Quindi Sala Viva può e deve delle spiegazioni su questa catastrofe, così come l’Assessore Lopardo, invece, ci auguriamo prenda le distanze dal passato nefasto dei suoi attuali colleghi.

O come al solito dovremo sentirci dire: “nu cririti a ssuonni”?

Da Maggio 2014 siamo in Consiglio Comunale con 2 Consiglieri su 16, e con entusiasmo il 21 Luglio scorso abbiamo strappato questo deliberato:

(Fonte http://www.salaconsilina.gov.it/wp-content/uploads/2014/08/c33-2014-07-21-33c.pdf)

Ma Sala Viva ha ritenuto di calpestare la volontà dell’assemblea che rappresenta il popolo salese e ha puntualmente disatteso gli impegni assunti.

Non solo, in questi mesi abbiamo appreso anche che smaltiamo indifferenziato, umido, ferro e altro in maniera molto discutibile, senza tutte le dovute convenzioni, infatti non è dato sapere se e quanto ricaviamo dal vetro, dalla plastica, dall’alluminio, dal ferro, in pratica una vera e propria umiliazione per i cittadini che ogni giorno minuziosamente differenziano i loro rifiuti e poi si vedono presentare salatissimi conti, a volte stranamente subito dopo le elezioni.

Non ci siamo persi d’animo e nel Consiglio del 25 Novembre scorso abbiamo protocollato queste proposte:

– eliminazione delle campane per la raccolta del vetro, in favore del sistema di conferimento diretto delle bottiglie integre, aventi un valore rifiuto superiore all’equivalente rotto o frantumato. I proventi del differenziato 50% al cittadino, 50% all’ente;

– conferimento diretto del cartone, delle lattine, del ferro. Proventi del differenziato 50% al cittadino, 50% all’ente;

– nuovo regolamento con percentuali di risparmio in ragione di evidenti e conclamate condizioni di difficoltà economica della famiglia;

– risparmio per chi si dota di un sistema di tritarifiuti collegato direttamente agli scarichi fognari in ragione dell’evidente riduzione del carico dei rifiuti organici;

– risparmio per chi si dota di un sistema di compostaggio dei rifiuti organici con regolamento che consenta la verifica del rispetto delle disposizioni in materia;

– riduzioni per famiglie che partecipano agli incontri periodici di formazione/informazione sulla raccolta differenziata organizzati dall’ente;

– per ristoranti, frutta e verdura, forni, pasticcerie, bar e similari, riduzione in percentuale se l’azienda si dota di un adeguato compostaggio, in base alla dimensione e al tipo di attività;

– organizzazione di chioschi di raccolta, sparsi in zone strategiche della città, presidiati dagli attuali operatori ecologici, alimentati da pannelli fotovoltaici e dotati di bilance per la pesa del conferito, così i rifiuti possono essere verificati al momento e giungere già ben separati alla filiera di trasporto e smaltimento.

Il cittadino avrebbe il vantaggio del riconoscimento di uno sconto, e finalmente non vedrebbe più gravare su di lui le inefficienze di amministratori che navigano a vista senza uno straccio di programmazione.

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