Polla, querelle Gonnelli- Giuliano: interviene la Cooperativa Occhio Magico

Continua a Polla la polemica tra l’ex assessore Gennaro Gonnelli e il sindaco Rocco Giuliano, in tema di servizi sociali e assistenza alle categorie svantaggiate. A dare fuoco alle polveri era stato Gonnelli, che non aveva risparmiato dure critiche al primo cittadino. Poi la risposta dell’amministrazione di Polla, con un manifesto altrettanto duro nel quale aveva ribattuto colpo su colpo e restituito al mittente le accuse di Gonnelli. Ora la vicenda registra un nuovo capitolo, con l’intervento della Società Cooperativa Sociale Occhio Magico, tirata in ballo nel manifesto dell’amministrazione pollese, che si sente in dovere attraverso una missiva inviata alla nostra redazione e firmata dal Consiglio di Amministrazione “di chiarire alcuni aspetti infondatamente e volutamente falsi contenuti nel manifesto”. Secondo la cooperativa pollese non corrisponde al  vero che il Presidente della Cooperativa ha  in maniera del tutto autonoma individuato altra sede  per lo svolgimento delle attività dedicate ai Malati di Alzheimer e Disabili, ma è stato costretto insistentemente a lasciare liberi i locali del Suor Teresina per permettere l’inizio dei lavori di adeguamento necessari per la nuova tipologia di fruitori: i bambini. Non corrisponde al  vero –si legge ancora nella missiva che il Presidente della Cooperativa ha declinato altre soluzioni o sistemazioni offerte dal Sindaco. Il Sindaco ha proposto quale unica sede alternativa i locali progettati, finanziati e costruiti per essere adibiti ad Asilo Nido Comunale”. All’osservazione posta al Sindaco sul perché le nuove attività non potessero essere svolte presso la stessa struttura  -secondo la cooperativa Occhio Magico- la risposta è stata spiazzante ed offensiva: “ Lì c’è il traliccio e quindi le mamme per paura delle onde elettromagnetiche non avrebbero portato i propri figli . Invece –continuano dalla cooperativa- gli anziani, i disabili e gli operatori potevano tranquillamente essere sottoposti a tali onde”. Ancora secondo la cooperativa non corrisponde al vero che le persone realmente interessate alle attività del centro e le loro famiglie  non si siano lamentate. “Infatti, non appena si è paventato l’ennesimo trasferimento della sede del Don Bosco gli stessi insieme agli operatori hanno sottoscritto ed inviato al Sindaco una lettera con la quale manifestavano il proprio disappunto e rincrescimento per il trasferimento”. La lettera sarebbe stata oggetto di discussione tra il Sindaco, il referente della Cooperativa e la responsabile dei servizi sociali del Comune Polla. Infine il documento sottolinea che adibire parte della sede legale della Cooperativa per consentire il prosieguo delle attività è stata la diretta conseguenza del venir meno di quella che era la sistemazione precedente Dalla cooperativa pollese evidenziano che le precisazioni sono finalizzate a fare chiarezza “da parte di chi non a chiacchiere ma con notevole sforzo economico e con l’abnegazione degli operatori porta avanti con umiltà e rispetto le attività”.

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