Il Vallo di Diano e le strane ordinanze

Di ordinanze particolari, nel Vallo di Diano, comunque se ne sono registrate diverse. Come dimenticare, ad esempio, la scelta dell’allora sindaco di Teggiano, Michele di Candia, di vietare di giocare a biliardino, il calcio balilla, davanti ai locali nelle ore serali nella rovente estate del 2012? O quello di Auletta, di qualche anno fa, di vietare la vendita a commercianti ambulanti, dai “vu cumprà” ai fruttivendoli itineranti lungo le vie del paese? Ma certo quella delle ordinanze quanto meno discutibili è una storia non solo del Vallo di Diano. Dagli abiti succinti al modo di usare le panchine, dal cibo da non mangiare in strada al divieto di rovistare tra i rifiuti, da Treviso a Palermo le ordinanze del Comune sono tra le più disparate. Ma Polla, bisogna dire, a volte è stata al centro dell’attenzione. Come dimenticare la delibera di chiudere la biblioteca di mattina per risparmiare con la giustificazione che i bambini la mattina vanno a scuola e quindi se sei adulto non puoi leggere nelle ore mattutine? E come dimenticare la lettera di denuncia sulle esondazioni chiedendo interventi urgenti. Solo che si trattava della stessa lettera inviata 20 anni prima. Insomma spulciando tra i documenti dei Comuni si trovano tante curiosità che spesso scatenano polemiche e ironia.

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