Normativa antimafia, a Pontecagnano la Finanza sequestra mobile e immobili per 4 mln di euro

Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di finanza di Salerno ha dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro emesso dal Tribunale di Salerno su richiesta della Procura della Repubblica, a conclusione di complessi accertamenti patrimoni ali svolti nei confronti di  un uomo  e del suo nucleo familiare. Si tratta di un salernitano di 51 anni, gestore di un’autocarrozzeria a Pontecagnano Faiano, risultata essere stata costruita nei primi anni 2000 con i proventi di attività delittuose ed utilizzata come base logistica e nascondiglio di armi. Il sequestro ha riguardato l’autocarrozzeria, un’intera palazzina di 28 vani e un terreno con un capannone industriale, per un valore totale di oltre 4 milioni di euro. Il provvedimento del Tribunale delle Misure di Prevenzione fa seguito ad indagini che la Procura della Repubblica di Salerno – Direzione Distrettuale Antimafia aveva avviato nel 2006 nei confronti dell’uomo, ritenuto soggetto contiguo al clan Pecoraro-Renna, operante nel comune di Pontecagnano Faiano. Partendo da quella inchiesta le investigazioni del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno sono proseguite anche sul versante dell’applicazione della normativa antimafia. Infatti, a fronte dei modesti redditi dichiarati, i soggetti sottoposti ad accertamenti avevano una disponibilità patrimoniaIe rilevante e ingiustificata. Il Tribunale di Salerno, condividendo le conclusioni della Procura della Repubblica e gli esiti degli accertamenti della Guardia di Finanza, ha ritenuto che il patrimonio del 51enne e dei suoi familiari e prestanome costituisse diretta espressione dell’illecito accumulo di capitali e ne ha ordinato il sequestro con provvedimento anticipatorio, in seguito pienamente confermato dal Tribunale.

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