Bonus IRPEF da 80 euro in busta paga, ecco quanto costa nel 2015 ai Comuni del Vallo!

Puntuale è arrivata la nuova stangata che in questo 2015, nel nome del Bonus IRPEF, intaccherà il Fondo di Solidarietà, cioè il fondo attraverso il quale lo Stato eroga i contributi a tutti i Comuni d’Italia. Per il 2015 sono complessivamente 563,4 i milioni chiesti dal Governo ai Comuni Italiani, che serviranno per finanziare il bonus di 80 euro mensili destinato a  circa 10 milioni di dipendenti (pubblici e privati) italiani. Il calcolo dei tagli comune per comune è definitivo, come previsto dall’articolo 47 del Decreto Legge 66/2014, e nasce dai criteri concordati fra Governo e sindaci nella Conferenza Stato-Città del 22 gennaio scorso. In pratica, i parametri di calcolo replicano quelli utilizzati l’anno scorso, con l’unica eccezione del “bonus” per i Comuni toscani colpiti dal sisma del 2013, ed assegnano a ogni ente un taglio in media superiore del 50% rispetto a quello dell’anno scorso, quando ricordiamo il Bonus IRPEF da 80 euro in busta paga era stato introdotto solo dal mese di Maggio. A determinare l’entità dei tagli anche la spesa media sostenuta dai Comuni negli ultimi tre anni, in base ad una serie di parametri finanziari. Il risultato è l’ennesima stangata, la cui tabella è stata allegata al relativo decreto, firmato dal Ministro dell’Interno lo scorso 26 Febbraio. Ovviamente i nuovi tagli riguardano anche i Comuni del Vallo di Diano, ed i più consistenti vanno a colpire Sala Consilina, che nel 2015 dovrà rinunciare ad una cifra superiore a 90mila euro: in pratica 30mila euro in più rispetto al 2014, quando la solidarietà chiesta all’ente si era fermata quota 59mila 900. Al secondo posto in questa poco piacevole classifica il comune di Polla, per il quale i tagli 2015 ammontano a circa 51mila 500 euro, 17mila in più rispetto al 2014, mentre sul terzo gradino del podio c’è Teggiano, con 47mila euro ed un più 16mila rispetto all’anno precedente. Poi a seguire Montesano sulla Marcellana, con 44mila 500 euro circa, Padula con 38mila 500, e Sant’Arsenio con 29mila 300. A quota 20mila troviamo Sassano e Sanza, a 16mila Atena Lucana, a 14mila 800 Buonabitacolo, a 12mila 800 San Pietro al Tanagro, a 11mila 600 Pertosa e a 10mila 800 San Rufo. Fin qui i comuni con tagli in doppia cifra: va un po’ meglio a Monte San Giacomo,  i cui tagli per il 2015 ammontano a 8mila 400 euro, ed a Casalbuono, che dovrà rinunciare a 6mila 470 euro. Insomma si tratta davvero di tagli pesanti per i comuni valdianesi, che già non navigavano certo nell’oro. Tagli che penalizzeranno ancora una volta i cittadini, visto che il Fondo di Solidarietà, dal quale saranno detratti, serve a finanziarie servizi essenziali quali ad esempio mense scolastiche, manutenzione e riscaldamento delle scuole, servizi sociali, viabilità,ed anche la pubblica illuminazione. Ma le cattive notizie non finiscono qui, perché oltre al decreto sul Bonus IRPEF i comuni nel 2015 dovranno fare i conti anche con le riduzioni di fondi per effetto della spending review targata Monti, quella del Decreto Legge 95/2012, che ha effetti anche per il 2015. Ed in questo caso la stangata si preannuncia molto più consistente.

Ecco la tabella relativa ai fondi sottratti ai comuni del Vallo di Diano nel 2015 per effetto del Decreto sul Bonus IRPEF:

TABELLA TAGLI

 

Una risposta

  1. Antonio Gallo ha detto:

    Grazie PD.. Grazie Renzi per gli 80 euro mai visti

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