Caso Scarano: il prete accusato anche di usura ed esercizio abusivo del credito

Caso Scarano: usura ed esercizio abusivo del credito: sono queste le ultime accuse che ricadono sul prelato salernitano già indagato per riciclaggio, per aver tentato di far rientrare in Italia capitali dall’estero. Infatti, è stato firmato dal sostituto procuratore Elena Guarino l’avviso di conclusione delle indagini . Secondo la magistratura salernitana, Monsignor Nunzio Scarano avrebbe effettuato prestiti, applicando tassi in interesse. L’episodio usurario riguarda due prestiti di 10mila euro ciascuno erogati ad un medico salernitano che ha sposato sua nipote. Mentre l’esercizio abusivo del credito, riguardano un prestito di 40mila euro alla commercialista Tiziana Cascone e quello di 50mila euro alla onlus Terra mia, riconducibile a Massimiliano Marcianò, l’imprenditore romano ex amico di Scarano. Nelle conversazioni con i debitori Scarano sosterrebbe di aver ottenuto le alte somme di danaro con un mutuo; per i pm, quelle somme erano prelevate direttamente dal suo conto corrente personale. Le intercettazioni telefoniche  proverebbero, dunque, non solo tali movimenti finanziari ma confermerebbero l’applicazione di un tasso di interesse.

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