Vallo & Petrolio, il Comitato “No al petrolio” risponde al Presidente di Federpetroli

Dalla Regione Campania stop alle trivelle può aiutare il Vallo Di Diano contro la shell

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato a firma del “Comitato No al Petrolio nel Vallo di Diano”:

RISPOSTA ALL’INTERVISTA DEL PRESIDENTE DI FEDERPETROLI

“Le dichiarazioni di Michele Marsiglia, Presidente di Federpetroli Italia, ci hanno fornito ulteriori elementi per ribadire, con estrema decisione, il nostro fermo NO AL PETROLIO!!!

Facciamo un po’ di cronologia: in Basilicata le estrazioni petrolifere iniziano circa 20 anni fa;  a quei tempi per vincere le perplessità delle popolazioni locali iniziò il racconto della favola sciocca:  vi daremo ricchezza, lavoro, sviluppo, ovviamente sempre garantendo la tutela dell’Ambiente grazie alle moderne tecniche. Dopo 20 anni di trivellazioni i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

LA SITUAZIONE E‘ DRAMMATICA: leucemie infantili in crescita, tassi tumorali in crescita, i Comuni che sospendono la fornitura di acqua potabile alle abitazioni perché contaminata con idrocarburi, pregiate sorgenti nelle quali scorre acqua e petrolio, per non parlare poi della situazione sociale, emigrazione giovanile, povertà, ecc.

Nel Vallo di Diano già nel 1997, la Texaco fece un tentativo di realizzare un pozzo di estrazione nel comune di Sala Consilina; le promesse erano sempre le stesse. Il Vallo di Diano nell’insieme fatto di Comuni e popolazione disse no e rispedì al mittente le richieste.

Nel 2012, nel territorio del Vallo di Diano,  la Società Shell fa richiesta di eseguire sondaggi ed eventualmente pozzi esplorativi; in un incontro, inizialmente chiuso ai cittadini, alcuni tecnici della compagnia dichiararono che nelle trivellazioni utilizzano solo fanghi naturali, che non ci sarebbe stato impatto ambientale grazie alle moderne tecniche, insomma le solite promesse.Ecco che ricompare la favola sciocca: cìera una volta…

Ancora una volta il Vallo di Diano attraverso la raccolta di più di diecimila firma e Quindici Delibere di Consiglio Comunale dice NO!

La Stessa Regione Campania non autorizza e respinge la VIA.

Oggi il presidente di Federpetroli ci viene a raccontare che in Basilicata lo sfruttamento degli idrocarburi è stato fatto male, che è stato fatto l’errore di non avere limiti e che si è creato un pozzo nero irreversibile.

Le domande che ci facciamo tutti sono: CHI HA SFRUTTATO MALE, CHI NON HA AVUTO LIMITI CHI HA CREATO UN POZZO NERO IRREVERSIBILE?   Forse le stesse Compagnie petrolifere che la FederPetroli rappresenta ? Noi crediamo di si.

In merito alla questione Monte Cavallo, alle futili rassicurazioni che Marsiglia tenta di fare, ci chiediamo che senso ha eseguire dei sondaggi  in un territorio a forte rischio sismico che comprende boschi, sorgenti, fiumi, terreni agricoli e centri abitati se dopo poche righe lo stesso Marsiglia dichiara che non si possono realizzare pozzi vicino i centri abitati?

Inoltre, Marsiglia sostiene che il ristoratore il contadino  del Vallo di Diano  non sono a conoscenza dei fatti e non sanno di cosa parlano, subito dopo Marsiglia precisa pero’ che”  istituzioni, comitati e cittadini hanno creato un clima di ostruzionismo”; forse per  Marsiglia i ristoratori e i contadini non rientrano nella categoria cittadini.

Mentre Marsiglia con estrema chiarezza sostiene che vicino i centri abitati non bisogna creare complessi petroliferi, le compagnie che rappresenta stanno ampliando il Centro Oli di Viggiano a 800 metri dall’ Ospedale  , stanno realizzando il pozzo Pergola 1 situato sulla faglia sismica attiva e hanno già realizzato pozzi di estrazione in diversi centri abitati della Basilicata….. ma d’altronde,   come dice lui, la Basilicata va considerata un Mondo a parte. Forse però i bambini lucani non la pensano così e chissà stranamente hanno diritto a vivere anche loro.

Mentre Marsiglia è sconcertato che in alcuni comuni ancora si usa la bombola per cucinare  (facendo intendere che questa arretratezza è dovuta alla non petrolizzazione dei territori) noi riteniamo veramente VERGOGNOSO che c’è chi pensa di realizzare trivellazioni nel Mediterraneo, nel Gargano, alle Egadi, nel golfo di Napoli, nei parchi Nazionali, vicino le sorgenti, nei centri abitati, nelle zone SIC e ZPS, nei siti patrimonio dell’Unesco, ecc…. ma la cosa ancor più vergognosa è pensare al petrolio come fonte energetica, in particolar modo in Italia dove le risorse totali sono stimate per 2-3 anni di autonomia a discapito di un disastro ambientale e sociale irreversibile! Tutto questo in un momento dove l’agricoltura, che è assolutamente incompatibile con le trivellazioni, è l’unico settore produttivo che ha segnali di crescita!

Marsiglia ancora racconta le illusorie promesse che da vent’anni ci propinano: moderne tecnologie per la difesa dell’ambiente, posti di lavoro, prosperità…. e bla bla bla bla bla… Marsiglia ci racconta c’era una volta… Noi crediamo ad altre favole!”.

COMITATO NO AL PETROLIO NEL VALLO DI DIANO – ( SA)

Coordinamento Nazionale NO triv- Sezione Campania

Coordinamento Nazionale No triv- Sezione Basilicata

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