Riforma BCC al centro del dibattito. I Giuristi Cattolici Italiani scrivono al Vescovo

La riforma del Credito Cooperativo è stata al centro dell’incontro tenutosi sabato a Paestum nel corso del quale la Bcc di Aquara e la Banca Monte Pruno, i Direttori Generali,  i soci, clienti e dipendenti hanno voluto fare maggiore chiarezza  su ciò che sta accadendo nel mondo delle BCC, discutendo di una riforma definita “frettolosa, non condivisa e caratterizzata da numerosi punti interrogativi che influenzeranno negativamente il futuro delle banche locali e dei territori”. Ha aperto i lavori il Presidente della BCC di Aquara Luigi Scorziello, il quale ha sottolineato come questo disegno andrebbe a penalizzare quelle piccole, ma virtuose realtà che hanno dato un enorme contributo all’economia locale. Successivamente, si sono alternati nell’approfondire le tematiche dell’incontro i Direttori delle due BCC, Antonio Marino e Michele Albanese. I due Direttori hanno evidenziato che “questo progetto di cambiamento uccide anni di storia, di lavoro e di sacrifici senza garantire quei risultati di efficienza ed efficacia che i fautori sognano”. Intanto, in merito alla riforma delle BCC che potrebbe toccare 25.000 dipendenti, i quali vedono a rischio il loro posto di lavoro è intervenuto anche il presidente del Giuristi Cattolici Italiani -sezione di Sala Consilina- Angelo Paladino, con una lettera inviata a Mons. Antonio De Luca nella quale invita il Vescovo di Teggiano-Policastro ad intraprendere iniziative in difesa delle BCC territoriali.

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