Attività petrolifere sui Monti della Maddalena. Ortolani: “Lo Stato non tutela il territorio”

Le attività petrolifere sono incompatibili sul “Santuario dell’Acqua Potabile dei Monti della Maddalena”. Questo è il titolo della nota del Professor Franco Ortolani che ha sollevato una discussione sul web. Il professore all’interno del post pubblicato su Facebook aveva spiegato le conseguenze di un eventuale scoppio di un pozzo di petrolio in questa zona. “Un incidente simile a quello di Trecate, dove nel 1994 scoppiò un pozzo di petrolio , inquinerebbe le falde profonde dei Monti della Maddalena irreversibilmente”. L’acquifero carbonatico dei Monti della Maddalena, al confine tra Campania e Basilicata, tra il Vallo di Diano e l’alta val d’Agri alimenta sorgenti perenni di acqua potabile sia in Basilicata che in Campania. “Incredibilmente sono stati concessi in questa zona due permessi di ricerca di idrocarburi.” Questo quanto affermato da Ortolani, il quale ci spiega le sue motivazioni.  Per evitare l’instaurarsi di pozzi di petrolio in questa zona il Professor Ortolani propone, dunque, di “istituire il Santuario dell’Acqua Potabile dei Monti della Maddalena, in difesa di questo bene, l’acqua potabile, a disposizione gratuitamente dei cittadini”.

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