Ancora cani avvelenati a Sant’Arsenio. Il randagismo si risolve così?

LE IMMAGINI POTREBBERO URTARE LA VOSTRA SENSIBILITA’ . VI INVITIAMO A PRESTARE CAUTELA 

Ancora cani avvelenati a Sant’Arsenio. Dopo il caso della scorsa settimana, questa volta la mano impietosa dell’uomo ha colpito un cane randagio ed un piccolo chiwawa di proprietà, Totò. Entrambi amici per la pelle erano giunti dinanzi ad una proprietà privata in campagna dove erano state posizione delle polpette di carne avvelenate. Purtroppo non c’è stato nulla da fare, i poveri animali sono deceduto velocemente. Il problema del randagismo è causato in primis dall’uomo, da noi cittadini. Sono tante le persone che prendono un cane  e che poi l’abbandonano senza curarsene oppure di egual misura grave, preferiscono occuparsene quando ne hanno voglia lasciandolo libero nelle strade del paese. Decidere di avere un cane o qualsiasi altro animale di compagnia è un atto di responsabilità. Il problema è difficile da risolvere. Con un canile comprensoriale mai attivato e le difficoltà dell’azienda sanitaria a far fronte al fenomeno. Ma davvero si può pensare che l’avvelenamento possa essere la soluzione migliore per arginare il fenomeno? Ma davvero si può pensare che gli animali non provino alcuna sofferenza? Ma davvero si pensa ancora a prendersela con gli animali e a non voler affrontare la questione con i veri responsabili:  noi esseri “umani”.

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