Il fantasiologo Carrese ospite dell’associazione Ipazia: “L’immaginazione per evadere dalla realtà. E per crearla”
Si è tenuto ieri a Sala Consilina l’incontro organizzato dall’Associazione “Ipazia-la mente che non mente” e che ha avuto come ospite il fantasiologo Massimo Gerardo Carrese. Una vera e propria lezione quella che si è tenuta presso la sede del Gruppo Positivo, non un monologo bensì un’interazione molto accesa tra il fantasiologo e le persone presenti all’incontro le quali oltre ad ascoltare, hanno potuto condividere, criticare, mostrare i propri percorsi esperienziali e chiedere quali siano i risvolti reali dell’immaginazione e della fantasia nella didattica o in una dimensione prettamente scolastica e universitaria. Protagoniste del dibattito, infatti, sono state fantasia e immaginazione, le due facoltà della mente al centro degli studi del fantasiologo e che solitamente vengono utilizzate come un’unica parola, come sinonimo e che invece per Massimo non lo sono. “Compio studi e ricerche da oltre un decennio – ha spiegato il fantasiologo – condivido le mie pubblicazioni e riflessioni su fantasia e immaginazione a livello interdisciplinare oltre a tenere dei corsi di molte ore sull’argomento”. “Fantasia e immaginazione sono facoltà per evadere dalla realtà – continua Carrese – e molto probabilmente la condizionano al punto che, secondo il mio parere, la creano anche” conclude Massimo. Ospite per la prima volta a Sala Consilina, Massimo Gerardo Carrese è amico dell’Opificio di Letteratura Potenziale, Saggista, membro dell’Accademia dei Ludodrammatici e della Società Dante Alighieri, poeta onomaturgo e ludorimico, nonché inventore di giochi fantasiologici.