Comportamenti scorretti alla guida, Italiani peggiori d’Europa: ecco cosa combiniamo al volante

Gli automobilisti italiani si considerano degli assi del volante, attribuendosi in media un voto di 8 su 10, che sorpassa la considerazione di 7 su 10 che emerge a livello europeo. La verità è però molto diversa e anche preoccupante:  i migliori guidatori in Europa sono considerati gli svedesi (con una percentuale del 37%), mentre proprio gli italiani sono considerati i meno responsabili ( con una percentuale del 31%). Lo rivela il “barometro della guida responsabile”, indagine realizzata dalla Fondazione francese VINCI Autoroutes sul comportamento dei conducenti in dieci Paesi dell’Unione Europea. Paradossalmente gli italiani stessi non risparmiano critiche ai loro connazionali al volante: ritengono che i compatrioti siano “irresponsabili” (per il 45%), “stressati” (per il 37%), “aggressivi” (per il 26%) e addirittura “pericolosi” (per il 34% a fronte del 26% della media europea). Dunque siamo bravi a criticare i comportamenti scorretti alla guida, basta che siano degli altri. Il mancato rispetto delle regole e i comportamenti pericolosi – rileva l’indagine – sono in netto aumento sia in Italia che nel resto d’Europa. Per quanto riguarda casa nostra l’88% dei guidatori italiani ammette di superare ogni tanto di qualche km all’ora il limite di velocità, il 63% non rispetta le distanze di sicurezza, il 56% dimentica di mettere la freccia prima di sorpassare o di svoltare. E ancora il 51% non rallenta in vicinanza di una zona di lavori, ed il 34% dimentica di allacciare le cinture di sicurezza. Quasi tutti i parametri negativi sono in aumento rispetto al 2014. Ma l’Italia svetta anche nell’inciviltà al volante: il 63% dei guidatori riconosce che gli capita di insultare altri conducenti, a fronte del 56% in Europa. Il 58% usa il clacson in modo inappropriato, a fronte del 47% in Europa. Il 21% scende dall’auto per discutere con un altro conducente, a fronte del 15% in Europa. E infine le ciliegine sulla torta: per quanto riguarda la sicurezza al volante, pur considerando che l’alcol è la causa principale di incidenti mortali sulle strade, il 12% degli italiani si mette alla guida anche se supera il limite consentito ma non avverte gli effetti. E poi l’uso del cellulare al volante, che è particolarmente preoccupante in Italia: il 44% dei conducenti afferma di telefonare senza usare il viva voce, a fronte del 35% degli europei. Non va meglio per quanto riguarda l’invio e la lettura di SMS e di e-mail al volante, anche in questo caso un comportamento più diffuso in Italia che negli altri paesi europei: ci attestiamo al 34%, a fronte del 26% in Europa.

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