Morte Dorotea Di Sia: il conducente dell’auto chiede l’abbreviato. Non era presente in aula

Si è tenuta questa mattina l’udienza per Pantaleo D’Addato, il 37enne accusato di omicidio colposo per la morte di Maria Dorotea di Sia avvenuta a Bisceglie nel maggio del 2014 in un terribile incidente stradale. La sua auto andò a sbattere contro un pilastro e Dorotea che era nella vettura morì a causa dell’impatto a forte velocità. D’Addato non era presente all’udienza che si è tenuta nel Tribunale di Trani. I suoi legali hanno presentato delle eccezioni rispetto alle analisi svolte in seguito al terribile sinistro che – secondo il rinvio a giudizio – dicevano che il 37 guidava sotto effetto di alcol, cannabinoidi e cocaina in dose massiccia. Inoltre gli avvocati hanno chiesto che il processo avvenga con il rito abbreviato. L’udienza in merito a questa richiesta è stata fissata per 13 ottobre prossimo. Presenti invece i genitori di Maria Dorotea Di Sia insieme al fratello e all’avvocato Michele Galiano che li tutela. I parenti della 26enne più volte hanno lamentato anche il comportamento del conducente dell’auto che – a detta loro – non ha mai mostrato segni di pentimento per quanto accaduto. Maria Dorotea era molto conosciuta nel Vallo di Diano e nel Golfo di Policastro.

 

 

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