Sala Consilina, verso il consiglio comunale: le interrogazioni di “Gruppo Positivo” e “Progetto Sala”

In vista del prossimo consiglio comunale a Sala Consilina, convocato per giovedì 28 maggio i due gruppi di opposizione consiliare “Gruppo Positivo” e  “Progetto Sala” tramite delle note stampa annunciano alcune delle interrogazioni che saranno poste all’amministrazione Cavallone nel corso dell’assise. Il gruppo Positivo, infatti, vuole vederci chiaro in merito al mercato settimanale, alla proposta avanzata di streaming dei lavori del Consiglio Comunale, allo stato della “piazzetta Trinità”, alla programmazione del Piano di Zona S10. Il gruppo Positivo, rappresentato in consiglio comunale da Antonio Santarsiere ed Erminia Pinto,  chiederà conto anche in merito ai motivi che hanno  indotto l’anticipo dello scorso Consiglio Comunale. E sempre in merito al consiglio comunale, il rappresentante del gruppo “Progetto Sala”, Giuseppe Colucci, ha fatto richiesta , come si legge in un documento inviato alla nostra redazione,  “al Sindaco e al Presidente del Consiglio, di riferire nel prossimo Consiglio Comunale, quando si discuterà il Rendiconto anno 2014 in merito alle modalità di affidamento dei servizi comunali”. Sotto la lente di ingrandimento di Colucci, “l’eccessivo costo della gestione rifiuti ed il conseguente carico per i cittadini”. Colucci nella nota “ricorda di aver quasi  un anno fa, in consiglio comunale, denunciato  l’eccessivo costo della gestione dei rifiuti. Per questo, si legge ancora,  attraverso un’analisi dei costi,  si è scoperto che negli ultimi 6-7 anni, a Sala Consilina,  sono stati affidati dei servizi con affidamento diretto, senza procedura di gara per centinaia di migliaia di euro all’anno. Precisiamo , continua Colucci, che la nostra richiesta non riguarda i servizi affidati alle cooperative, in quanto sappiamo benissimo che, essendo di tipo “B”, possono avere l’affidamento diretto. Ci interessa in particolar modo come vengono spesi oltre 90.000 euro annui per la raccolta di materiali ingombranti, pneumatici e materiali ferrosi, e quanto sia il relativo ricavo, trattandosi di materiali riciclabili. Tutto questo senza alcuna gara e con affidamento diretto che, negli ultimi 5 anni, sta costando circa 90.000 euro all’anno e circa 7.500 euro al mese”.

 

 

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