Ritardo lavori a Salvitelle, Nunziata diffida il sindaco

A Salvitelle i lavori non ancora iniziati per il completamento della Strada Provinciale Santa Caterina  e per la  riqualificazione di Piazza Belvedere, per finanziamenti complessivi di circa 5milioni di euro, stanno scatenando una furibonda battaglia tra l’ex sindaco l’arch. Domenico Nunziata e l’attuale sindaco Raffaele Manzella, responsabile secondo Nunziata, dei ritardi dell’inizio dei lavori, “per il suo comportamento omissivo ed inerte, non avendo adottato,-  come si legge in un manifesto firmato dallo stesso Nunziata – nonostante le sollecitazioni, provvedimenti e specifiche direttive ai competenti uffici volti al superamento delle problematiche esistenti necessari per dare avvio ai lavori in questione”,. “Il timore, si legge ancora nel manifesto, è che i finanziamenti europei concessi dalla Regione Campania, 2.367.792 euro per il completamento della S.P. 427 Santa Caterina e 2.391.316 per l’intervento di riqualificazione Piazza Belvedere – possano essere revocati ai sensi dell’art. 7 delle rispettive convenzioni a causa del mancato rispetto dei “tempi” nell’esecuzione delle opere” con “danni di natura economico-sociale all’erario del Comune elevatissimi”. La vicenda inizia più di un mese fa quando, Nunziata chiese formalmente al Sindaco, quali fossero i motivi a causa del ritardo di inizio lavori. Dopo 30 giorni da quella informativa, vista l’assenza di una risposta, Nunziata  trae ora le sue conclusioni: “evidentemente il primo cittadino si è voluto sottrarre alla informativa perché ha difficoltà nel motivare i ritardi accumulatisi nella attuazione delle predette opere fondamentali per Salvitelle ed attese da oltre 30 anni, ritenendo – si legge nel manifesto – invece opportuno addossarne le colpe alla precedente amministrazione facendo passare, con un suo manifesto dal contenuto strumentale e fuorviante, per imbecilli i propri cittadini”. Per questo l’ex sindaco compie ora un gesto forte diffidano l’attuale sindaco “a compiere l’atto del proprio ufficio, o ad esporre le ragioni del ritardo entro il termine di 30 giorni dalla ricezione della presente richiesta, con l’espresso avvertimento che, in difetto, sarà presentato un esposto alla competente autorità giudiziaria”.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *