Quando la Festa della Mamma è amara

Ricorre oggi la festa della mamma.
Come si legge su Wikipedia “Non esiste un unico giorno dell’anno in grado di accomunare tutti gli stati in cui l’evento è festeggiato. In gran parte dei paesi l’evento è festeggiato nel mese di marzo. A San Marino, si festeggia sempre il 15 marzo. In Italia, Svizzera, Slovacchia, in Croazia e a Malta si festeggia la seconda domenica di maggio, in Slovenia invece l’evento è festeggiato il 25 marzo e in Albania l’8 marzo”.
Ma questa festa della mamma, non sarà la stessa per numerose famiglie nel Vallo di Diano. Quest’anno, più che mai sono davvero tante le mamme che non avranno alcuna voglia di festeggiare, perché trafitte da un dolore insanabile, l’aver perso l’essere più caro al mondo: il proprio figlio.
imageNonostante le grida strazianti di tante mamme sui luoghi degli incidente dei loro figlio, ascoltate con le lacrime agli occhi da tanti giovani, ancora troppe mamme piangono, “smettono di vivere” e non vogliono festeggiare proprio nulla oggi. Ancora troppi giovani sono sordi e cechi dinanzi alle raccomandazioni della propria madre e ai loro occhi speranzosi che “non accada quello che quest’anno si è ascoltato troppe volte nei telegiornali”.
Non sarà la stessa festa per la mamma anche per alcuni figli, che la mamma non ce l’hanno più. Doveva festeggiare con sua madre, oggi, il figlio di Carmen Elena Palov, la donna di 27anni, che con spirito di sacrificio, stava mentre andando a lavoro alle 4:30 di notte in un panificio a Sassano in sella alla sua bicicletta è stata travolta e uccisa da un’automobile. Carmen l’ennesima giovane vittima della strada, strappata all’amore di un bambino che sicuramente attendeva la giornata di oggi per donarle un piccolo dolce pensiero.
Questa “Festa della mamma” deve farci riflettere, quest’anno più che mai. Deve far riflettere tutti, giovani e meno giovani, ad avere comportamenti responsabili, rispettosi per sé stessi e per il prossimo. Pensiamo a chi ci ama, pensiamo a chi ci stima, pensiamo a chi ci aspetta a casa con “quegli occhi pieni di speranza”. Riflettiamo: anche se non ci interessa “l’amor proprio”, dobbiamo pensare a chi ci ama, chi ci aspetta. E tra tutti sicuramente c’è anche Lei: nostra madre.
Pensiamo alle nostre mamme quando decidiamo di metterci alla guida, ubriachi o drogati, quando facciamo prevalere comportamenti violenti sulla diplomazia e la calma, quando vogliamo sballarci senza controllo, quando decidiamo di agire senza “pensare alle conseguenze”. Pensiamo a Lei. Forse anche solo una vita, “pensando a lei” sarà salvata.
E’ un appello il nostro, affinchè da ora in poi non siamo più costretti a raccontarvi di fatti tragici come quelli che troppe negli ultimi anni sono stati protagonisti dei nostri telegiornali.
Auguri a tutte le neo mamme, a chi è mamma da tempo a chi desidera diventarlo. Ed un abbraccio affettuoso a chi, oggi, ha un dolore al cuore che solo l’amore e la presenza di una madre, che purtroppo non c’è più, può sanare.

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