A Capaccio “La carta tematica ambientale”. Riitano: “territorio in condizioni positive”

E’ stata presentata, nei giorni scorsi, nel corso del convegno “Qualità ambientale e produzioni certificate nel Comune di Capaccio” la carta tematica della qualità ambientale del Comune di Capaccio, risultato di una intensa ricerca sul campo coordinata dalla Professoressa Mariagiovanna Riitano, presidente dell’Osservatorio dell’Appennino Meridionale e professore ordinario di geografia politica-economica dell’Università degli Studi di Salerno. «Il lavoro – ha spiegato la professoressa Riitano – ha avuto come campo applicativo il territorio di Capaccio e come obiettivo finale la realizzazione di una carta tematica della qualità ambientale, in rapporto alla produzione agricola, all’allevamento bufalino e all’industria casearia. Dopo la raccolta e l’elaborazione di dati e di cartografie tematiche prodotte da enti territoriali, sulla base degli indicatori individuati sono state realizzate numerose cartografie tematiche finalizzate ad illustrare la distribuzione territoriale dei fenomeni considerati. Nell’ultima fase della ricerca si è provveduto a costruire una matrice utile per qualificare le diverse sub aree individuate in relazione al peso dei singoli indicatori e realizzare, in tal modo, la carta di sintesi della qualità ambientale. Quest’ultima, evidenzia come le condizioni del territorio comunale siano assolutamente positive, facendo registrare valori che oscillano tra eccellente e buono». Dalla ricerca infatti, si legge nel documento dato alla stampa,  “è emerso, in modo evidente, che nel territorio di Capaccio viene esercitata un’agricoltura sostenibile e che anche gli altri indicatori, presentano soltanto in alcune sub aree valori in contrasto con la sostenibilità complessiva del Comune”. «Emerge – rivela la professoressa Riitano –  il quadro di un ambiente sostanzialmente sano che, nonostante il relativo forte utilizzo di risorse materiali ed energetiche, mantiene un profilo d’incontro e non di scontro con l’habitat naturale. Risorse materiali ed energetiche il cui consumo è proporzionale allo sviluppo e che, nella maggioranza dei casi, non incide negativamente sulla sostenibilità e quindi sulla qualità ambientale».

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