A3, Area Servizio Sala Consilina SUD: sigilli all’area rifornimento, dipendenti disperati

Gravi disagi questa mattina all’Area di Servizio di Sala Consilina Sud della A3 SA/RC: per gli automobilisti ed i tanti camionisti in transito non è stato infatti possibile effettuare il rifornimento di carburante.

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Certo una brutta sorpresa per gli utenti, quella di trovare le aree di rifornimento e le relative pompe transennate: ma ancora più brutta è stata la sorpresa per gli 11 dipendenti della stazione di servizio, tutti del Vallo di Diano, che a loro volta da ieri sera hanno dovuto “subire” la chiusura imposta dal gestore senza sapere che cosa sarà di loro.

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Voci non confermate parlano infatti di lettere di licenziamento inviate dal gestore e in arrivo ai dipendenti, e addirittura di un cambio di gestione in atto per l’Area di Servizio. Intanto piove sul bagnato: ai dipendenti infatti non erano stati pagati gli stipendi degli ultimi 4 mesi dell’anno 2015, più altre mensilità riferite agli anni precedenti e relative a tredicesima e quattordicesima. In totale circa 9 le mensilità non corrisposte: ciascun dipendente deve avere stipendi per oltre 13mila euro. Nonostante tutto però hanno continuato a svolgere il loro lavoro, fino a ieri sera quando il gestore ha dato disposizione di “sigillare” l’area.

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A causare la situazione di enorme disagio –da quanto affermato dai dipendenti- sarebbe una vertenza in atto tra il gestore dell’area di servizio, Tarsia Petroli, e l’ENI. C’era stato lo scorso 23 Marzo un precedente: lettere di licenziamento inviate dal gestore ai dipendenti, seguite da una momentanea  chiusura dell’impianto. Era seguita la revoca delle lettere di licenziamento, dopo che –a quanto pare- un accordo era stato trovato tra il gestore e l’ENI. I dipendenti però hanno continuato a lavorare senza percepire i propri stipendi né gli arretrati, fino alla nuova chiusura dell’impianto di questa mattina.

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Questa mattina gli 11 dipendenti valdianesi hanno simbolicamente occupato l’area di servizio che era “sigillata” dal gestore, esprimendo tutte le proprie preoccupazioni per il loro futuro, in attesa di novità anche da parte dei sindacati della CGIL Salerno che stanno seguendo la vicenda.

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