Centro trasfusionale del “Luigi Curto” declassificato. Il Comune di Polla ricorre al Tar contro la Regione

Il Comune di Polla ricorre al Tar per chiedere, in pratica, che il Centro trasfusionale non venga declassificato. La decisione arriva con una delibera di giunta su proposta del sindaco Rocco Giuliano. “La giunta regionale della Campania in data 8 giugno – si legge sulla delibera – adottava il decreto con il quale venivano assunte decisioni organizzative che si ritengono ingiustamente penalizzanti per il locale Presidio ospedaliero”. Cioè veniva scelto di trasformare il centro Trasfusioni in mero centro raccolta. “Il Presidio Ospedaliero di Polla – si legge sul documento – è penalizzato in quanto viene soppresso il Centro trasfusionale e convertito in Centro di raccolta, nonostante il parere favorevole della Commissione regionale di verifica sia sui locali che sulla dotazione di apparecchiature. Questa decisione – secondo il primo cittadino pollese – si pone inoltre in contrasto con lo stesso Piano Aziendale, che invece prevede la presenza nel Presidio Ospedaliero di Polla del Centro Trasfusionale. Considerato che le attività svolte dal Centro Trasfusionale sono importantissime e numerosissime, al servizio non solo della popolazione pollese, ma dell’intero Vallo di Diano e dei territori limitrofi questa Amministrazione intervienea tutela degli interessi dell’intera Comunità pollese,  ricorrendo al Tar contro il provvedimento emesso dalla Giunta Regionale”.

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