Processo Casalnuovo: udienza a porte chiuse. Ascoltati tre testimoni, gli altri saranno sentiti il 30 settembre

Tre testimoni e circa quattro ore di udienza. E’ quanto avvenuto questa mattina a Potenza alla Corte di Appello per il via alla fase dibattimentale del processo d’Appello per la morte di Massimo Casalnuovo. A essere imputato è il maresciallo dei carabinieri Giovanni Cunsolo accusato di omicidio colposo. In primo grado il militare è stato assolto dall’accusa di omicidio preterintenzionale. Secondo il pm (e la famiglia di Casalnuovo) aveva sferrato un calcio allo scooter, dinamica sempre smentita dalla difesa. Il giudice Enrichetta Cioffi ha spiegato nelle motivazioni che il calcio non c’è stato, assolvendolo. Nel secondo grado, dopo il ricorso della Procura, il pm ha derubricato l’accusa ai suoi danni, trasformandola in omicidio colposo, chiedendo un anno e sei mesi . In quell’occasione la Corte ha deciso di riascoltare i testimoni e così questa mattina si è proceduto al loro ascolto. L’udienza si è svolta a porte chiuse, assente l’imputato, presenti i genitori e i parenti di Massimo Casalnuovo, giovane meccanico morto in seguito alla caduta nei pressi di un posto di blocco dei carabinieri nell’agosto del 2011. Sono stati sentiti Elia Marchesano, l’appuntato Francesco Chirichella e la consulente della Polizia Scientifica di Roma. Per capire quanto accaduto quindi è stato necessario attendere la fine dell’udienza e ascoltare i presenti. La consulente ha confermato quanto espresso dalla perizia sulla scarpa del militare e sulla scocca dello scooter: non rilevando compatibilità tra la la gomma della scarpa e la vernice del mezzo. Marchesano, presente al momento del sinistro in quanto già fermato dai carabinieri, ha confermato – come fatto nella prima deposizione – di aver visto il colpo del carabiniere. L’avvocato della difesa, Renivaldo Lagreca, ha eccepito che il testimone rispetto alla prima deposizione ha cambiato versione, nel senso di aver modificato il piede con il quale il maresciallo avrebbe colpito lo scooter. Infine ha parlato l’appuntato presente con il maresciallo che ha raccontato – stando a quanto riferito dall’avvocato Sandri – di aver potuto veder poco della dinamica del sinistro e secondo il legale della famiglia, non ha sciolto alcun dubbio in merito alla vicenda. La prossima udienza è stata fissata per il 30 settembre quando verranno ascoltati quattro testimoni. Due già previsti e due della difesa.

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