Sala Consilina, da Colucci polemico resoconto del Consiglio Comunale del 10 Luglio

Riceviamo  pubblichiamo il comunicato stampa del consigliere di minoranza di Sala Consilina Giuseppe Colucci (Progetto Sala), relativo al “Resoconto del Consiglio Comunale del 10/07/2015

“Nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 10 c.m. abbiamo chiesto chiarimenti all’Amministrazione circa la comunicazione fatta al Sindaco ed al Vice Sindaco da parte degli Avvocati destinatari della cartella esattoriale di Equitalia per il pagamento del contributo unificato dovuto per il ricorso al TAR Basilicata contro la soppressione del Tribunale.

Facciamo un po’ di chiarezza:

  • Gli Avvocati si sono costituiti “ad adiuvandum”, perché il Comune non aveva la piena legittimazione attiva a ricorrere contro il provvedimento di chiusura del Tribunale, per cui era necessaria la costituzione di cittadini aventi un legittimo interesse a ricorrere, e questo hanno fatto gli Avvocati, anche sulla base di intese con l’Amministrazione e Sindaco pro-tempore Ferrari.
  • Viene notificato al Comune la richiesta di integrazione del contributo unificato di € 1.350, il Comune non adempie e tale richiesta viene iscritta a ruolo per € 4.270,44.

Già nella seduta del Consiglio Comunale del 28/05/15 chiedemmo spiegazioni all’Amministrazione e ci fu risposto che era stato deliberato l’importo di soli € 500, per cui non poteva essere fatta alcuna integrazione. Alla nostra richiesta di ieri il Sindaco ha ribadito la stessa posizione, mentre l’Assessore Ferrari ha aggiunto che stanno discutendo cosa fare.

            Abbiamo contestato tale atteggiamento dell’Amministrazione perché:

  1. è impensabile che un ricorso al TAR possa avere un costo di soli € 500 (del resto la stessa amministrazione vanta la presenza di validissimi Avvocati);
  2. la costituzione degli Avvocati era necessaria, per rendere più agevolmente procedibile il ricorso del Comune;
  3. non ci si può soffermare su questioni formali (quali la delibera di soli € 500) di fronte ad una questione così importante, quale la soppressione del Tribunale;
  4. se il Comune non aveva la disponibilità finanziaria per coprire € 1.350, bastava chiedere la compartecipazione ai Consiglieri Comunali che, sono certo, non avrebbero rifiutato;

Ora come può l’Amministrazione chiedere la partecipazione popolare ai cittadini, per contestare altri scippi, che potrebbero essere fatti, quali il Carcere? Con quale faccia possono chiedere ai cittadini di protestare, quando l’amministrazione si spoglia delle proprie responsabilità e scarica tutto sui cittadini che si sono esposti (nel senso armiamoci e partite)? Non so come definire tale atteggiamento, se ignavia oppure volontaria consapevolezza della soppressione del Tribunale.

Abbiamo comunque una certezza, emersa anche nel corso della discussione del Consiglio Comunale: la maggioranza non conosce nemmeno quello che propone di deliberare in Consiglio Comunale. La prova è data dal continuo atteggiamento di scaricare sulle Amministrazioni precedenti (e non si sa quali) dei problemi attuali.

Ad una nostra richiesta circa i residui attivi (crediti) ancora non riscossi relativi al canone acquedotto, il Vice-Sindaco risponde che risalgono alle amministrazioni ante 2005.

La nostra risposta è data dai dati elaborati dalla struttura comunale:

colucci

Il problema non è tanto nel fatto che si attribuiscono le responsabilità sempre ad altri, ma il vero dramma è che ci amministra non conosce nemmeno quello che delibera.

Quindi alla incapacità si aggiunge anche l’ignoranza delle questioni affrontate e, di questo passo, non sappiamo quanta strada potremo percorrere per il benessere della comunità”.

Guseppe Colucci– Progetto Sala

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