L’Università di Salerno prima del Sud Italia. Bene la ricerca, crolla la didattica

L’università di Salerno si conferma ancora una volta primo ateneo del Sud. Un primato importante, attestato dal dossier 2015 sulle “Classifiche di qualità” elaborato da Il Sole24Ore in base alle informazioni messe a disposizione dalle banche dati del Ministero dell’Università e dall’Anvur. Il campus salernitano, su 61 istituti statali di alta formazione, si colloca alla 26esima posizione: un risultato importante che, però, se paragonato al 22esimo posto dello scorso anno, evidenzia un calo delle performance, con la perdita di ben quattro posizioni. A determinare la regressione rispetto allo scorso anno, è soprattutto la macro area legata alla didattica. Infatti, se Salerno eccelle nell’ambito scientifico, mantenendo stabile il suo 16esimo posto nella classifica generale nazionale sulla ricerca, subisce invece un crollo sul fronte della formazione, scendendo dalla posizione 43 alla 49. Dodici i parametri analizzati, di cui 9 per la didattica e tre per la ricerca. Al top della classifica nazionale si conferma l’università di Verona, seguita da Trento, Politecnico di Milano, Bologna e Padova. Ad eccezione di Salerno, rimane critico il quadro dei restanti atenei campani: continua a scendere la Federico II (57esimo posto), seguita dalla seconda università (58esimo) e dalla Parthenope, che si conferma fanalino di coda. In controtendenza, invece, Napoli l’Orientale, che si colloca a centro classifica, conquistandosi il 33esimo posto, con ottimi riscontri per l’internazionalizzazione. Soddisfatto della riconferma come primo ateneo del sud è il rettore Aurelio Tommasetti.

Il Mattino

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