Sala Consilina, riapre la Stazione “Sala Consilina Sud” sulla A3 SA/RC. Riassunti gli 11 dipendenti

Si ritorna finalmente al lavoro. Fanno davvero piacere le immagini viste e registrate questa mattina presso la Stazione di rifornimento Carburante di Sala Consilina sud, sulla A3 SA/RC, con i dipendenti –finalmente riassunti- che svolgono le operazioni  necessarie alla riapertura dell’impianto e del collegato punto vendita.

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Termina dunque la vicenda che dallo scorso 10 Giugno aveva visto coinvolti, loro malgrado, ben 11 lavoratori della Stazione di Servizio, che esterrefatti avevano visto chiudere e sigillare l’area di rifornimento per ordine del vecchio gestore. Un blackout che li aveva precipitati nella disperazione: alcuni di loro lavorano infatti da più di 30 anni nell’impianto.

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Lavoratori ai quali, per di più, non erano state corrisposte 9 mensilità arretrate dei loro stipendi. Per chiudere il cerchio negativo, ai dipendenti nei giorni successivi erano arrivate anche le lettere di licenziamento. Insomma davvero un dramma per 11 famiglie, che abbiamo seguito fin dal primo istante accogliendo il grido d’aiuto dei lavoratori e del quale oggi con soddisfazione possiamo raccontare la conclusione positiva, dovuta all’impegno di tanti.

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La soluzione è stata trovata da ENI con l’affidamento dell’area di servizio a un nuovo gestore: a rilevare la struttura sono stati due fratelli originari di Avellino che hanno già molta esperienza nel settore. Gli 11 dipendenti sono stati tutti riassunti, e da oggi la Stazione di Servizio riapre. Certo buona parte della giornata sarà dedicata alle operazioni di ripristino dell’impianto, ai necessari rifornimenti di carburante e alle necessità burocratiche. Ma l’impianto riapre, ed è quello che tutti attendevano.

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Secondo l’accordo raggiunto dai sindacati, entro tre mesi ai lavoratori dovrebbero essere corrisposti dal vecchio gestore le 9 mensilità di stipendi arretrati. La chiusura della Stazione di Rifornimento salese, posta in un punto strategico della A3 SA/RC, ha causato disagi per circa due mesi anche a miglia di automobilisti in transito verso sud in occasione dell’Estate 2015.

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Fortunatamente l’inizio di Agosto coincide con la riapertura della Stazione di Servizio, e proprio l’approssimarsi della fase più calda dell’esodo estivo ha spinto l’ENI ad accelerare la soluzione della trattativa.

AGGIORNAMENTO: QUESTO IL COMUNICATO STAMPA DEI SINDACATI CGIL FILCAMS DI SALERNO, CHE HANNO SEGUITO LE TRATTATIVE:

“È con piena soddisfazione che la FILCAMSCGIL di Salerno comunica la conclusione della vicenda davvero incresciosa che ha visto protagonisti i lavoratori dell’Area di Servizio “Sala Consilina OVEST”. Certamente i vacanzieri  gioiranno nel poter ritrovare l’ultimo distributore di carburante del tratto salernitano della A3 in piena efficienza, ma l’Organizzazione Sindacale ha ben altra ragione per sentirsi sollevata: la trattativa, quanto mai complessa e serrata, intessuta con Eni e il nuovo Gestore Pagliarulo Gest ha portato ad un accordo che prevede da una parte la riapertura dell’impianto e dall’altro il recupero dei posti di lavoro persi a seguito della chiusura avvenuta ormai alcuni mesi or sono: “Grazie alla disponibilità delle parti in causa, oltre che all’interessamento delle Istituzioni, il Comune di Sala Consilina e la Regione Campania – commenta la FILCAMS CGIL di Salerno – siamo riusciti a riportare questi lavoratori sul proprio posto di lavoro, sebbene nessuna norma o vincolo imponesse al nuovo gestore di riassorbire la forza lavoro impiegata con la società precedente. In più ai lavoratori è stato garantito il mantenimento dell’orario di lavoro Full Time e il livello di appartenenza vantato precedentemente e l’applicazione della normativa previgente all’entrata in vigore del Jobs Act. Alle volte anche le battaglie che paiono più ardue, se non impossibili, portano a delle vittorie nella tutela dei lavoratori, e queste sono le soddisfazioni più belle,soprattutto quando si raggiunge un risultato così ragguardevole malgrado qualche tentativo di sabotaggio subito nel corso della trattativa. Si insomma scongiurato l’ennesimo duro colpo all’occupazione nel già fragile panorama provinciale.”

 

 

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