A Salerno grandi emozioni per la tradizionale alzata del Panno di San Matteo

Tantissima gente ieri sera a Salerno per la tradizionale alzata del Panno di San Matteo, che precede di un mese esatto i festeggiamenti in onore del patrono del capoluogo campano. Alle 19 è stata celebrata la Messa poi, nel quadriportico del Duomo, si è svolta  la tradizionale alzata del Panno in un clima di grande serenità dopo l’incontro in mattinata tra il Vescovo Moretti e i Portatori delle Statue per  definire gli ultimi dettagli sulla processione per il Santo Patrono di Salerno che si terrà tra un mese. Dopo le polemiche dello scorso anno, c’è stato bisogno di sottoscrivere una nota congiunta tra l’arcivescovo Luigi Moretti e i Portatori delle varie statue (le statue dei Santi Gaio, Fortunato, Ante, Gregorio VII, Giuseppe e Matteo) in merito al protocollo da seguire quando la processione transiterà davanti a Palazzo di Città. Dinanzi al Comune – si legge nella nota congiunta – ogni statua si posizionerà (fronte all’ingresso) in fila, una accanto all’altra; la paranza di San Matteo si collocherà accanto alle altre in corrispondenza dell’arco principale del porticato, per una sosta al fine di permettere l’ingresso del Vescovo con il Braccio di San Matteo, con il quale Sua Eccellenza impartirà la benedizione del Palazzo Comunale, dinanzi alla vetrata raffigurante l’effigie del Santo Patrono. A seguito degli episodi accaduti nel corso della processione dello scorso anno, le parti sopra citate hanno avviato un percorso congiunto – fatto di chiarimenti e condivisione di intenti – al fine di una riconciliazione vera e di un profondo rinnovamento dello spirito che accompagna lo svolgimento di questo importante appuntamento che vede, tra l’altro, il coinvolgimento dell’intera comunità salernitana; da tale percorso, caratterizzato da numerose riunioni tra referenti della Curia e rappresentanti dei portatori, scaturirà: da un lato un documento ufficiale “Atto Fondativo del Gruppo dei Portatori di San Matteo”, la cui bozza è già pienamente condivisa, che disciplinerà la vita delle paranze, i comportamenti dei portatori e le regole da seguire e rappresenterà il quadro normativo di riferimento per il corretto espletamento del servizio di portatore; dall’altro lato il perfezionamento di tutti i passaggi e tutti i movimenti da compiere durante il tragitto della processione stessa”. La stipula di regole condivise per disciplinare una manifestazione che dovrebbe essere spirituale, e che invece spesso si è trasformata in un ricettacolo e una cassa di risonanza per ambizioni personali o di piccoli gruppi.

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