Legambiente “ Si prevede un autunno nero per gli oltre 271mila pendolari della Campania”

“ Si prospetta un autunno nero per gli oltre 271 mila pendolari campani che ogni giorno prendono il treno per andare a lavorare o a studiare. Insicurezza, inefficienze , servizi scadenti e con tagli complessivi del 19% al servizio dal 2010 ad oggi, con punte di -50% su alcune linee, mentre c’è stato un aumento delle tariffe del 23 %. E le conseguenze sono evidenti: complessivamente in tre anni sono stati persi oltre 196mila pendolari(-42%) che vuole significare più auto in circolazione, piu’ traffico, piu’ smog nelle nostre città.” Legambiente in una nota fotografa la situazione dei pendolari in Campania e del trasporto pubblico campano dopo l’incendio del vagone della Cumana. Secondo lo studio “Nuovi treni per città più vivibili” realizzato da Legambiente, con il contributo di Ansaldo Breda, che ha analizzato la situazione infrastrutturale e del trasporto ferroviario nelle città, la fotografia del trasporto in Campania è totalmente priva di luce, possiamo dire sbiadita. Complessivamente sono 431 i treni in servizio sulla rete regionale, di cui 396 di alta frequenza e 35 di media percorrenza con una tipologia di 331 elettrici e 100 diesel con una età media dei convogli in circolazione sulla rete regionale di 17,3 anni, ed il 78,3% con più di 20 anni di età.  Lo studio di Legambiente è partito dall’analisi della realtà esistente, dei treni in circolazione e infrastrutturale, per individuare gli investimenti necessari ad avere un servizio di livello.” In Campania sono minimo 167 i treni che mancano per avere un servizio degno di questo nome , incalza Legambiente,  ossia con treni che non superino i 20 anni di età, e un rafforzamento del servizio nelle tratte più frequentate in città e per recuperare il servizio. “Lo studio – dichiara Michele Buonomo, presidente regionale di Legambiente – non è solo la descrizione della situazione che vivono i migliaia di pendolari campani che ogni giorno prendono metropolitane e treni regionali. È soprattutto un contributo importante per ragionare del futuro della nostra regione perché indica una direzione precisa e percorribile di cambiamento. E’ una delle sfide che deve affrontare il nuovo governo regionale: al Governatore De Luca chiediamo un cambiamento di rotta e di velocità sul trasporto pubblico perchè la situazione dei pendolari è vergognosa, inaccettabile e insostenibile”.

 

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