Rifiuti: cosa sta succedendo tra Polla e Battipaglia passando per Salerno e sopra il Vallo di Diano

Cosa sta succedendo in queste ore e in questi giorni alla zona industriale di Polla? Un breve riepilogo per capire il motivo della protesta degli imprenditori e perché arrivano camion di rifiuti biostabilizzati pare necessario. Ma non scioglierà tutti i dubbi.

Il Consiglio di Stato ha deliberato che i rifiuti dello Stir di Battipaglia non possono essere portati fuori regione.  E i capannoni dello Stir sono saturi. La condizione è nota da tempo e la Provincia di Salerno da tempo ha cercato una soluzione. Almeno da gennaio.febbraio.  E’ stato individuato – dopo varie vicissitudini – il sito di Polla di proprietà del Consorzio di Bacino Sa3 e sede dell’Ergon per una provvisoria sistemazione dei rifiuti. E così dopo gli esami di Asl, Arpac e il nulla osta del Consorzio e in seguito ad alcuni lavori di adeguamento dell’impianto – almeno stando all’ordinanza della Provincia firmata dal presidente Canfora – è stata emessa l’ordinanza per il trasporto dei rifiuti (2.500 tonnellate fino al 2 novembre). La decisione è stata – secondo quanto riferito dalla Provincia – urgente e quindi non si è avvertito il sindaco di Polla e le varie istituzioni del Vallo di Diano. E così dal 2 settembre sono arrivati a cadenza di due giorni diversi camion carichi di rifiuti biostabilizzati. La notizia è quindi stata resa nota (come non vedere quei camion) e il sindaco di Polla Rocco Giuliano una volta compreso il tutto ha scritto una lettera Canfora manifestando il proprio dissenso (“uno sgarbo istituzionale. Servono rassicurazioni per i miei cittadini”). Anche gli imprenditori dell’area Pip di Polla – che da anni manifestano dissenso per il dolore acre e nauseabondo che avvolge diverse volte la zona – hanno espresso il proprio dissapore. Si sono incontrati almeno due volte nei giorni scorsi per costituire un comitato e decidere sul da farsi. Nel frattempo i camion da Battipaglia sono continuati ad arrivare e scaricare rifiuti che – secondo la Provincia ed Ecoambiente  – non hanno nulla di pericoloso e sono inodori. Ma proprio la puzza di questi giorni proveniente dai capannoni (forse dal altri rifiuti) hanno spinto gli imprenditori, questa mattina, a schierarsi davanti alla sede del Consorzio. Allo stesso tempo il sindaco di Polla, Rocco Giuliano con un rappresentante degli imprenditori,  ha incontrato il presidente della Provincia, Giuseppe Canfora a Salerno e il delegato all’ambiente Volpe. Un tavolo per capire la situazione. Nel frattempo il primo cittadino ha chiesto ulteriore verifiche sull’impianto. Infatti nell’ordinanza della Provincia è stato scritto in modo chiaro le modalità di stoccaggio dei rifiuti con – tra l’altro – una continua deodorizzazione dell’area. Per questo motivo stamattina sono giunti a Polla i vigili del fuoco di Salerno, la Forestale (con il comandante Rubino), i tecnici comunali, i tecnici dell’Arpac e l’assessore di Polla, Giuseppe Curcio. Una serie di controlli incrociati per vigilare sulla situazione. Inoltre per monitorare il tutto e anche per la presenza degli imprenditori all’ingresso dell’azienda sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Polla guidati dal maresciallo Danilo Marzullo e dell’Aliquota Radiomobile del maresciallo Mario Gentile. Tutto è filato liscio dal punto di vista dell’ordine pubblico. In queste ore sono in corso quindi accertamenti sullo stato dell’impianto. Allo stesso tempo in Provincia – secondo quanto trapela – è stato trovato un accordo per far terminare lunedì lo scarico di rifiuti.

Gli imprenditori, il Comitato No Petrolio (alle 17.30 sarà davanti all’Ergon -ndr), il Codacons, il Comune di Polla, quello di Atena Lucana (Sergio Annunziata ha denunciato quanto poteva avvenire da diversi mesi) vigileranno sul caso e sull’accordo. Stona però  il silenzio di gran parte degli amministratori del territorio che pur fanno parte del Consorzio così come stona la decisione della Provincia di scaricare rifiuti senza aver chiesto nulla agli enti interessati (se non al Consorzio a quanto pare al tempo del commissariamento anche se non ci sono chiarimenti in merito) anche se – a quanto pare – di questo si siano scusati con il sindaco di Polla. E resta il dubbio sulla situazione dell’impianto considerato il persistente maleodore della zona. E il dubbio su un ente sovracomunale non sempre chiaro. Il tutto in una situazione quasi deserta con molti dipendenti o in sciopero o in malattia. E soprattutto da mesi senza stipendi. Ma questa è un’altra storia. Sempre di immondizia però.

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