Toscana, invasione di fedeli valdianesi a Cascina nel nome di San Cono. In centinaia da Teggiano e Sassano

Per due giorni la cittadina di Cascina, a pochi km da Pisa, è sembrata essere un comune del Vallo di Diano. (GUARDA IL NOSTRO VIDEO SERVIZIO).

Una vera e propria invasione, pacifica e nel nome di San Cono, è stata quella verificatasi nei giorni scorsi nella splendida Toscana in occasione della terza edizione dei festeggiamenti in onore di San Cono organizzati dal Comitato Festa San Cono di Cascina guidato dal presidente Felice Andriuolo. Quest’anno l’appuntamento era particolarmente importante, per la benedizione della statua dedicata a San Cono realizzata dallo scultore fiorentino Giancarlo Modesto nel Santuario della Madonna dell’Acqua in Località Fornacette, a Cascina, e realizzata grazie alla raccolta fondi messa in campo dal Comitato toscano dedicato al culto di San Cono.

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Dunque l’occasione era da non perdere ed il Vallo di Diano ha risposto “presente”, con una foltissima pattuglia partita con due pullman dal Vallo ma anche con centinaia di valdianesi “trapiantati” in Toscana che hanno raggiunto Cascina con le proprie auto ed i propri mezzi. A guidare la rappresentativa giunta dal Vallo di Diano il Vescovo di Teggiano Policastro Monsignor De Luca, accompagnato dal segretario Enzo Rispi e dal reverendo don Andrea La Regina. Folta anche la rappresentanza Istituzionale teggianese, guidata dal sindaco di Teggiano Rocco Cimino, affiancato dai consiglieri comunali Lisa Babino, Sonia Marino e Vitantonio Cobucci. Presenti anche il senatore Antonio Innamorato ed il Colonnello dei Carabinieri Angelo De Luca, di origini valdianesi e legatissimo alle proprie radici. A fare la parte del leone, ovviamente, i rappresentanti del comitato Festa San Cono di Teggiano, guidati da Cono Di Sarli, che ha espresso grandissima soddisfazione per la sempre maggiore diffusione del culto di San Cono anche in Toscana. A Cascina sono giunti anche il presidente della Pro Loco Teggiano Enrico Amelio e i coristi della Schola Cantorum della Cattedrale di Teggiano, diretti da Antonietta Malatino, e vista la grande presenza di cittadini originari di Sassano in Toscana non è mancata una rappresentanza istituzionale del Comune di Sassano, guidata dall’Assessore Mario Trotta. I  quasi cento valdianesi giunti in pullman hanno ricevuto un’accoglienza di primordine, e la sera del loro arrivo sono stati ospitati a cena a San Rossore, celebre tenuta, in passato proprietà diretta del Presidente della Repubblica ed oggi del patrimonio della Regione Toscana. Ovviamente i momenti più significativi sono stati quelli vissuti nel Santuario della Madonna dell’Acqua in occasione della santa messa concelebrata dal Vescovo De Luca e dal parroco di Cascina e dello scoprimento e benedizione della statua dedicata a San Cono. Davvero un bel momento per il Vallo di Diano protagonista in Toscana, e con circa 450 persone, legate in qualche modo al territorio valdianese e al culto di San Cono, ma anche al culto di San Giovanni, che hanno partecipato al momento conviviale conclusivo, nel corso del quale è stata letta una missiva scritta per l’occasione dallo storico Arturo Didier. Non a caso la pergamena che regge in mano il San Cono di Cascina presenta una frase mutuata proprio dallo storico valdianese, nella quale il Santo Patrono teggianese chiede e ottiene la protezione per la sua amata città.

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