Agropoli, la Guardia di Finanza sequestra pregiati reperti archeologici. Nei guai una coppia

I finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Agropoli hanno individuato e sottoposto a sequestro d’iniziativa 5 anfore più altri frammenti di terracotta, unitamente ad un’ancora in ferro, detenute illecitamente in una villa privata ubicata in San Marco di Castellabate.  Si tratta di anfore da trasporto databili tra il III  e il II secolo a.C. ed il II sec. d.C.. Le incrostazioni indicano, senza ombra di dubbio, la provenienza da fondale marino. Allo stesso modo l’ancora in ferro, la cui cronologia non può essere determinata con precisione, ma sembra compatibile con quella del materiale ceramico.  Nella circostanza, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania due coniugi cinquantaseienni, non residenti nel Comune di Castellabate, nella cui villa erano detenuti i pregiati reperti di interesse storico-artistico. I due coniugi dovranno rispondere del reato di impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato, mentre i reperti sequestrati saranno trasferiti presso il Museo Archeologico di Paestum, dove potranno essere studiati da esperti archeologi ed ammirati dai visitatori. Il bilancio dell’operazione condotta dai militari della Guardia di Finanza testimonia, ancora una volta, il costante impegno profuso al contrasto dei reati commessi nel settore dei beni di interesse storico-artistico, nonché la costante attenzione posta dal Corpo nell’espletamento delle quotidiane attività operative volte alla prevenzione e la repressione di ogni forma di illegalità.

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