Diocesi di Teggiano-Policastro in lutto per la morte di Don Amedeo Parascandolo

E’ deceduto,all’età di 85anni, dopo un periodo di malattia, Don Amedeo Parascandolo, sacerdote anziano della Diocesi di Teggiano- Policastro. Don Amedeo è stato parroco a San Marco di Teggiano, a Sala Consilina e Buonabitacolo otre ad aver ricoperto importanti incarichi nella Diocesi di Teggiano Policastro. Il Vescovo della Diocesi, Mons. Antonio De Luca ha scritto questo messaggio per la morte del sacerdote: “Preghiamo per il caro Don Amedeo Parascandolo (25.01.193021.10.2015) tornato poco fa nella Casa del Padre, dopo breve e dolorosa malattia. Affidiamo alla Misericordia del Padre questo suo servo buono e fedele e preghiamo il Signore perché mandi nella Chiesa vocazioni al ministero sacerdotale, alla vita religiosa e missionaria”.
PER NOSTRO ZIO AMEDEO, SACERDOTE TORNATO NELLA CASA DEL PADRE.
IL SACERDOZIO
Vive ed opera nel mondo,
ma non appartiene al mondo.
È figlio di uomini,
ma ha l’autorità di renderli figli di Dio.
È povero,
ma ha il potere di comunicare ai fratelli ricchezze infinite.
È debole,
ma rende forti i deboli col pane della vita.
È servitore,
ma davanti a lui si inginocchiano gli Angeli.
È mortale,
ma ha il compito di trasmettere l’immortalità.
Cammina sulla terra,
ma i suoi occhi sono rivolti al cielo.
Collabora al benessere degli uomini,
ma non li distoglie dalla meta finale che è il Paradiso.
Può fare cose che neppure Maria e gli Angeli possono compiere:
celebra la S. Messa e perdona i peccati.
Quando celebra ci sovrasta di qualche gradino,
ma la sua azione tocca il cielo.
Quando assolve rivela la potenza di Dio
che perdona i peccati e ridona la vita.
Quando insegna propone la Parola di Gesù:
«Io sono la Via, la Verità e la Vita».
Quando prega per noi il Signore lo ascolta,
perché lo ha costituito “Pontefice”, cioè ponte di collegamento fra Dio e i fratelli.
Quando lo accogliamo
diventa l’amico più sincero e fedele.
È l’uomo più amato e più incompreso;
il più cercato e il più rifiutato.
È la persona più criticata,
perché deve confermare con il suo esempio l’autenticità del messaggio.
È il fratello universale,
il cui mandato è solo quello di servire, senza nulla pretendere.
Se è santo, lo ignoriamo;
se è mediocre, lo disprezziamo.
Se è generoso, lo sfruttiamo;
se è “interessato”, lo critichiamo.
Se siamo nel bisogno, lo assilliamo;
se vengono meno le necessità, lo dimentichiamo.
E solo quando ci sarà sottratto comprenderemo
quanto ci fosse indispensabile e caro.
Per me la dipartita di Don Amedeo Parascandolo non è un ” ADDIO ” ma un arrivederci, perchè tutti noi, parenti, nipoti, parrocchiani e Vescovo, un giorno lo rivedremo nell’ alto dei cieli!!! Ciao zio Amedeo! Tua nipote Liliana.