Teggiano: fedeli in montagna per portare la statua della Madonna, scoprono una cappella antica
di
Pasquale Sorrentino
·
26/10/2015
Una cappella dedicata al culto San Michele e probabilmente del V o VI secolo dopo Cristo scoperta durante una passeggiata in montagna. E’ quanto accaduto a Teggiano. Occorre naturalmente avere le conferme da parte delle autorità competenti ma quanto avvenuto ieri a Teggiano, sul Monte Cocuzzo delle Puglie in località cozzo dell’Angelo, è una bella storia da raccontare. L’associazione Amici di San Paolo, con i consiglieri Sonia Marino e Lisa Babino tra gli altri tra i partecipanti e con il nuovo parroco di San Marco, Vincenzo Gallo, e numerosi cittadini sia di Teggiano che di San Rufo ieri mattina sono stati i protagonisti di questa storia.



Andiamo ai fatti. L’associazione Amici di San Paolo vuole portare in cima al Monte una statuetta della Madonna a protezione di tutto il Vallo di Diano. Si tratta di un’area che si erge sul territorio e da dove è possibile ammirare il Vallo da Caggiano fino a Montesano sulla Marcellana. Si vede anche la cima del Monte di Viggiano e si individua quasi il puntino della Chiesa della Madonna nera. Inoltre alle spalle si controlla la Sella del Corticato che è l’accesso dal lato Tirrenico al nostro comprensorio. L’idea dell’associazione è quella di portare portare la Madonnina e una croce con una luce a led, così che la notte si potesse vedere, a protezione del territorio. Il gruppo di volontari, che ha costruito la croce, con un mulo verso le otto del mattino sale su monte e comincia a lavorare, scavando una buca per posizionare il crocifisso. La seconda parte della delegazione, con don Don Vincenzo Gallo, parte un po’ più tardi per benedire croce ed effige sacra. Una volta arrivati sul posto ecco la scoperta. I volontari trovano un muro e continuano a scavare per capirne le dimensioni. L’ex assessore ai beni culturali, Sonia Marino, si accorge però che non è un muro qualsiasi. Ci sono dei dipinti. Un affresco. I bambini presenti a quel punto raccolgono e scartano tutti i frammenti che non avevano distinto fossero parte dell’affresco. I volontari, quindi, con delicatezza cominciano a togliere la terra dallo scavo rendendosi conto anche loro della parte di figura che stava venendo fuori.


Decidono quindi di coprire bene l’opera e avvertire la Sopraintendenza per dire cosa scoperto. A breve ci saranno delle ulteriori indagini per capire di cosa si tratta. La prima ip0tesi è che si possa trattare di una chiesetta del V o VI secolo dopo Cristo.
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