La Corte d’Appello di Potenza verso la “salvezza”. Importanti novità dalla riunione della commissione ministeriale

La commissione ministeriale presieduta dall’ex vicepresidente del Csm, Michele Vietti, che si è riunita qualche giorno fa a Roma per discutere della riorganizzazione e della nuova geografia giudiziaria a chiusura dei lavori, ha stabilito come indirizzo la presenza di una corte di appello in ogni regione. Sarebbe così salvo il distretto di corte d’appello di Potenza, finito nei mesi scorsi nell’elenco delle sedi da sopprimere. A darne notizia nella serata di ieri è stato il Comitato di salvaguardia della corte d’appello di Potenza nel corso della riunione che si è tenuta presso il tribunale del capoluogo. Ora la palla passa al ministero della giustizia, e quindi alla politica, che dovrà ratificare l’orientamento emerso in seno alla commissione.
Il Comitato di salvaguardia convocherà nei prossimi giorni una conferenza stampa per fare il punto della situazione e non esclude l’organizzazione di una tavola rotonda con i parlamentari lucani e i consiglieri regionali. “La commissione tecnica ha dato il suo parere e ora tocca alla politica decidere, noi riteniamo che debba farlo nell’interesse delle comunità e di una razionale organizzazione della giustizia nei territori, salvaguardando un presidio di legalità e giustizia fondamentale per la nostra regione”, fanno sapere dal Comitato, dove si respira un clima di fiducia e ottimismo. L’avvocato Giuseppe D’Addezio e il magistrato Pasquale Materi, esprimendo grande soddisfazione, aggiungono che il Comitato continuerà a mantenere alta la guardia affinché sia scongiurato definitivamente il pericolo di soppressione dell’importante presidio di legalità che sarebbe letale per l’intera Regione.
Il Comitato di salvaguardia – lo ricordiamo – è stato creato circa un anno fa riunendo intorno alla comune battaglia per la difesa della corte d’appello istituzioni, associazioni, sindacati, organizzazioni di categoria, personalità della politica, della cultura e del sociale.
Tra i membri del Comitato figurano il presidente della giunta regionale Marcello Pittella, il sindaco di Potenza, Dario De Luca, il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, Cgil, Cisl e Uil confederali e di categoria, l’Anm distrettuale, la Camera penale distrettuale, la Camera penale di Matera, la Camera penale “De Marsico”, il circolo culturale Silvio Spaventa Filippi, la Fidapa, l’Avis di Basilicata, la Consigliera regionale di Parità, la Croce Rossa provinciale, il circolo culturale Jacques Maritain, l’Ordine dei commercialisti, l’Adc, l’Udai, l’Ordine dei notai, l’associazione culturale Innerville, l’associazione culturale Convegni di Cultura Maria Cristina di Savoia e l’Anfi di Basilicata. Alla riunione del comitato di salvaguardia ha partecipato il presidente dell’Ordine degli avvocati, Giampaolo Brienza, in rappresentanza anche degli Ordini di Lagonegro e Matera.

L’eventuale soppressione della Corte d’Appello di Potenza interessa anche il Tribunale di Lagonegro e quindi il Vallo di Diano. Tra le ipotesi paventate se fosse stato soppresso Potenza il trasferimento degli appelli da Lagonegro a Catanzaro.

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