Tapiro d’Oro al Vallo di Diano: il naufragio della politica salva solo i soliti carrozzoni di interessi

Sarà un caso ma gli ultimi tagli di importanti servizi sottratti al Vallo di Diano portano la firma del Partito Democratico. Certo, si dirà che i Premier in Carica al momento delle soppressioni (Letta per quanto riguarda il Tribunale di Sala Consilina a Settembre 2013 e Renzi per il Carcere soppresso con Decreto il 27 Ottobre 2015) e i loro Governi non hanno fatto altro che portare a compimento procedimenti e leggi scritte da altri nel nome della spending review. Fatto sta che in carica al Ministero della Giustizia al momento della soppressione del Tribunale valdianese era Anna Maria Cancellieri (Governo Letta), mentre per la firma del Decreto di soppressione del Carcere di Sala Consilina si deve ringraziare Andrea Orlando (Partito Democratico, già responsabile per la Giustizia dello stesso Partito). E se parliamo del Governo Monti, che ha “inventato” la spending review, non dimentichiamo che il principale sostenitore è stato… il PD. Insomma sembra proprio che il Partito Democratico riesca a fare tutto quello che, se lo avesse fatto qualcun altro, avrebbe scatenato una vera e propria rivoluzione. Prendete ad esempio il decreto “Sblocca Trivelle”: immaginate per un attimo se lo avesse varato un Governo Berlusconi… si sarebbe scatenato l’inferno. Ci si è tanto lamentati, quando era Stefano Caldoro presidente della Regione Campania, della sua mancanza di riguardo Istituzionale nei confronti di sindaci ed amministratori valdianesi, che non venivano nemmeno ricevuti a Palazzo Santa Lucia. Ora scopriamo un Ministro della Giustizia del PD (partito che amministra 10 comuni del Vallo di Diano e che prende la maggior parte dei voti dei cittadini valdianesi ) non solo non ha dato udienza al sindaco di Sala Consilina né ha preso minimamente in considerazione il progetto per ampliare il carcere da 30 a 51 posti ma, cosa ancora più grave, dopo avere firmato il decreto di soppressione il 27 Ottobre lo ha comunicato solo dopo più di una settimana allo stesso sbigottito sindaco, ultimo a saperlo.

Insomma il PD Nazionale non ascolta minimamente le istanze del Vallo di Diano. Non è che il centrodestra abbia fatto diversamente quando al Governo c’era Berlusconi o quando alla Regione c’era Caldoro e alla Provincia Cirielli. Ci siamo dimenticati –tanto per fare un esempio- che tra le decine e decine (un record) di Assessori provinciali dell’era Cirielli l’unico a mancare all’appello è stato un Assessore del Vallo di Diano?

E poi bisogna anche ammettere che tutto il Vallo di Diano ci mette del suo, elettori e cittadini inclusi. Prendete le ultime elezioni regionali: il Vallo ha presentato 9 candidati, riuscendo alla fine ad non eleggerne nemmeno uno.  Qui ci vorrebbe un Tapiro D’Oro Massiccio di Staffelli consegnato porta a porta a tutti: quelli che si sono candidati e quelli che li hanno votati.

E prendete i comuni del Vallo di Diano, che tranne poche eccezioni sono amministrati dal PD (nelle sue diverse versioni) da ormai decine di anni. Come pure gli Enti Sovra Comunali valdianesi (anche qui con poche eccezioni). La domanda che oggi siamo obbligati a porci e a porre al PD è: a cosa hanno portato decenni di amministrazione di centrosinistra del Vallo di Diano? All’agognato sviluppo economico e sociale? Al mantenimento dei servizi esistenti sul territorio? O al “tirare a campare” alla meno peggio?

Mentre il Vallo si impoverisce di servizi e di speranze, il PD Valdianese litiga da mesi sulle poltrone (!!!) da accaparrarsi nell’atteso “valzer” dirigenziale degli Enti Sovra Comunali. Qui la vicenda diventa paradossale: per 5 volte l’Elezione del Presidente e della Comunità Montana Vallo di Diano è stata portata all’ordine del giorno del Consiglio senza esito. E l’ipotesi di conferma del Presidente Accetta con gli Assessorati che vanno a Sala Consilina e Sassano è “congelata”.

Motivo ufficiale: si cerca un accordo che riguardi tutti gli Enti Sovra Comunali nel complesso.

Motivi sussurrati ed “ufficiosi”:

1) L’ex Assessore Paolo Imparato, attualmente sindaco di Padula e Consigliere Provinciale, avrebbe cambiato idea sul “passo indietro” da Assessore all’Ente Montano Valdianese, più volte annunciato in caso di elezione alla Provincia di Salerno. L’elezione alla provincia c’è stata, ma ora ci sarebbe un ripensamento per la Comunità Montana. Possibili cause di questo ripensamento: l’anno prossimo si vota a Padula, e i rapporti tra Imparato e l’ex sindaco Giovanni Alliegro non sarebbero più idilliaci, cosa che non farebbe dormire sonni tranquilli ad Imparato.

2) Il Consorzio di Bacino SA/3 blocca qualsiasi passo avanti necessario a chiudere il cerchio. Ci sarebbero infatti “prima di tutto” i soliti interessi da tutelare e le solite garanzie da dare ad una non specificata (!) “eminenza grigia” che tuttora, dietro le quinte, muoverebbe le fila del teatrino della politica valdianese.

3)E il Gal ce lo dimentichiamo? Anche qui ci sarebbe molto da dire.

La politica del Vallo di Diano da decenni proclama il cambiamento, ma lo fa solo per poter mantenere se stessa ed i carrozzoni di interessi costruiti negli anni. Fingere di voler cambiare tutto per non cambiare nulla. Gli stessi amministratori sono al potere (mettendoci la faccia o agendo nell’ombra) da un’era ormai preistorica, e garantiscono gli interessi del “sistema” che gira intorno a loro. Un sistema che –chiariamolo una volta per tutte- mette insieme politici ma anche cittadini valdianesi, con questi ultimi che lo consentono attraverso il voto.

Il problema è che mentre nel Vallo nulla cambia, il mondo intorno ai dinosauri della politica valdianese è cambiato davvero, e la politica non è più quella di una volta. Gli anni di Quaranta e Ritorto sono solo un ricordo. I nostri “dinosauri” non solo non sono all’altezza, ma non hanno nemmeno più la capacità di relazionarsi con i loro referenti a Roma. Le soppressioni sono il frutto di una politica locale isolata e litigiosa che non ha alcuna prospettiva o visione, se non quella di mantenere la poltrona. L’impressione è che  la politica del Vallo di Diano è all’anno zero; e la certezza è che il PD (che al momento governa il Vallo di Diano) non può più vivere di rendita. Serve una svolta vera e immediata, perché è già incalcolabile il costo imposto al Vallo di Diano da questa inadeguatezza.

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4 risposte

  1. antippo ha detto:

    Così dichiarava un dirigente provinciale PD(qualche settimana fa): “Una bella serata ieri a Sant’Arsenio, dove con tanti cittadini, militanti e amministratori abbiamo affrontato le diverse problematiche di un territorio per troppo tempo marginalizzato, ma che si dimostra ormai maturo, unito a dispetto dei campanilismi e pronto ad affrontare la decisiva sfida dello sviluppo”. Maturo e
    unito a dispetto dei campanilismi?

  2. michelina chirichella ha detto:

    E’ proprio necessario aggiungere altri commenti ai ben descritti fatti elencanti sopra nell’articolo,no non credo cosa si potrebbe dire che non sia gia’ stato sviscerato ed argomentato,ma d’altronde se il PD fa tutto questo con il beneplacito di amministratori locali che hanno sostenuto Renzi alle primarie, che hanno contribuito all’elezione di un presidente di regione, De Luca ,che dopo essere stato nel Vallo x gli spot elettorali ,ora ,se ne’ completamente dimenticato,direi che questo la popolazione del Vallo merita.

  3. luigi coda ha detto:

    lo scaricabarile è proprio degli schieramenti politici che si alternano sullo scenario delle rovine del sud ed in particolare delle nostre zone, vallo di diano svenduto vilipeso abusato avviato alla prostituzione da coloro che avrebbero dovuto proteggerlo a qualsiasi costo, che dire, il pietoso teatrino del: Lui è peggio di me, lascia il tempo che trova, chiunque ha chiesto un voto per un impegno che poi ha disatteso dovrebbe solo sprofondare dalla vergogna e non nascondersi dietro il:
    COSI’ FAN TUTTI!

  1. 09/11/2015

    […] ARTICOLO CORRELATO- TAPIRO D’ORO AL VALLO DI DIANO: IL NAUFRAGIO DELLA POLITICA SALVA SOLO I SOLITI CARROZZONI DI INTERESSI  https://www.italia2tv.it/2015/11/05/tapiro-doro-al-vallo-di-diano-il-naufragio-della-politica-salva-s… […]

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