Pale eoliche a Brienza, il Comune di Atena: “Progetto a pochi metri dal confine. Un danno per noi e per il Vallo di Diano”

La vicenda delle pale eoliche in via di installazione nei pressi di Brienza, in località Prati Li Monaci, a poche decine di metri dal confine con la Campania, visibili da più punti di osservazione, tanto da considerarle una minaccia anche per il Vallo di Diano preoccupa e non poco non solo i cittadini e le associazioni del territorio ma anche l’assessore all’ambiente della Regione Basilicata, Aldo Berlinguer.  L’amministrazione comunale della cittadina di Brienza  guidata dal sindaco Donato Distefano si è detta pronta ad ascoltare le istanze dei cittadini. Ma nel frattempo al Comune di Brienza è giunta una nota, tra glia altri, indirizzata all’amministrazione comunale, all’assessore regionale Berlinguer, al Comando Stazione Forestale di Brienza e agli uffici competenti del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.

tenaatena 2Il documento porta in calce la firma del Sindaco di Atena Lucana, Pasquale Iuzzolino che  esprime tutte le sue perplessità sui nulla osta “di cui le opere andavano propedeuticamente provvisti dalle rispettive Soprintendenze competenti di Potenza e Salerno”. Il sindaco chiede delucidazioni sui provvedimenti intrapresi in merito alle pale eoliche in via di costruzione a Brienza,  chiedendo in modo molto chiaro “l’immediata sospensione cautelativa dei lavori a tutela di eventuali danni ambientali che potessero scaturire da un accertamento di irregolarità amministrative e lavori da considerarsi abusivi”. Iuzzollino infine spiega che il “mini parco eolico” si trova ad una distanza di “circa 70 metri dal comune di Atena Lucana in particolare da terreni demaniali gravati da usi civici e quindi da vincoli paesaggistici nonché visibile dall’intero Vallo di Diano”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il vice sindaco Sergio Annunziata che tiene anche a ribadire la lotta per l’ambiente del Comune di Atena Lucana. “Continuiamo nella lotta concreta con atti e battaglie legali a salvaguardia dell’ambiente e del territorio contro il deturpamento. In questo caso – aggiunge – come per il petrolio Pozzo Pergola 1 e l’insediamento del sito di stoccaggio di prodotti petroliferi a Polla lottiamo per difendere la nostra comunità, per noi e per il futuro dei nostri figli. Peccato – attacca poi – che tanti, istituzioni e associazioni, siano spariti nel corso del tempo”.

 

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