Vallo & Petrolio, Cancellaro shock: “Speriamo di vedere presto una fiorente attività di estrazione”

Nonostante in passato il Vallo di Diano abbia sempre mostrato una forte valenza ambientalista, sia dal punto di vista delle comunità che dei loro amministratori, non mancano però le voci che si levano a favore delle ricerche ed, eventualmente, delle estrazioni petrolifere.

cancellaro

In particolare il consigliere comunale di Padula ed imprenditore Giovanni Cancellaro, con un post pubblicato sulla sua pagina della sua pagina del Social Network  Facebook, commenta positivamente la notizia dell’Istanza di valutazione di impatto ambientale (VIA) presentata da Shell al Ministero dell’Ambiente denominata Monte Cavallo, e che coinvolge i comuni di  Atena Lucana, Montesano sulla Marcellana, Padula, Polla, Sala Consilina, Sant’Arsenio, Sassano e Teggiano nel Vallo di Diano.

cancellaro petrolio

Riferendosi alle preoccupazioni manifestate dall’Organizzazione Lucana Ambientalista, Cancellaro parla di inutili allarmismi, auspicando di vedere a breve estrazioni petrolifere nel Vallo Diano. Probabilmente una provocazione da parte del consigliere comunale di Padula, uno dei comuni interessati dall’Istanza Monte Cavallo di Shell, che nasce però anche dalla consapevolezza della crisi economica e delle sue conseguenze nel Vallo di Diano, alle quali non si riesce a porre rimedio. Il suo post ovviamente sta facendo molto discutere su Facebook. “Sono solo allarmismi –scrive Cancellaro riferendosi all’OLA-  speriamo di vedere presto una fiorente e controllatissima attività di estrazione, con gli enormi proventi per il nostro territorio che impoverisce anno dopo anno… allora sì… si potrà pensare alla ferrovia, all’aeroporto, all’università etc.”.

ARTICOLO CORRELATO: Petrolio, nuovo assalto della Shell al Vallo di Diano: l’allarme dell’Organizzazione Lucana Ambientalista: https://www.italia2tv.it/2016/01/14/petrolio-nuovo-assalto-della-shell-al-vallo-di-diano-lallarme-dellorganizzazione-lucana-ambientalista/

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Una risposta

  1. Cancellaro Giovanni ha detto:

    Si confonde molto, in un panico generato per lo più dalla poca o nulla conoscenza tecnica della materia. Ho avuto modo di confrontarmi spesso con chi di competenza, fidatevi, e l’ho fatto con la massima attenzione; l’inquinamento maggiore può arrivare solo da una cattiva gestione del centro di pompaggio/confluenza, già presente a Viggiano e pertanto non necessario nel Vallo Di Diano Cilento; la perforazione moderna avviene ormai nella massima sicurezza, i fori sono incamiciati così da non creare eventuali riversamenti di falde acquifere nei vari strati interessati, successivamente viene introdotto un tubo sezionato (con valvole di tenuta in caso di rottura) che nella remota ipotesi di un terremoto tellurgico (ossia con spostamento di falde) 0,0001 % di possibilità, le valvole si chiuderebbero con una fuoriuscita massima di greggio pari a 80/120 litri (meno di un serbatoio di autoveicolo) che scorrerebbe in fondo, in quanto il foro sarà sigillato dall’incamiciatura eseguita durante la perforazione… Alla fine del posizionamento e dei lavori, si vedranno solo 2 tubi ed una valvola, con un’area recintata di 100 mq, messa in coltura con prato ed arbusti… I proventi di un singolo pozzo sono di circa 5’000’000,00 di euro/annui… Meditate.. Con delle amministrazioni attente, i proventi, in priorità assoluta, dovranno essere destinati alla bonifica del nostro territorio, ATTUALMENTE GRAVEMENTE INQUINATO e causa di un’alto tasso di morte da tumori.. alla fine fate i vostri conti.. cosa conviene di più!!?

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