Vallo & Trasporti, peripezie di un emigrato di Auletta a Natale: “Cristo si è fermato ad Eboli”

“Per quello che riguarda trasporti e collegamenti ferroviari “per” il Vallo di Diano e “dal” Vallo di Diano, bisogna purtroppo ammettere che “Cristo si è fermato ad Eboli” e che il titolo del romanzo di Carlo Levi è sempre attuale”.

PIETRO MANZO

Lo afferma Pietro Manzo, emigrato di Auletta, in una lettera aperta pervenutaci attraverso Enzo Faenza, ex Consigliere Comunale di Pertosa ed ideatore del premio “Impresa Etica”. Manzo, che è anche autore di film e documentari finalizzati a ricordare la vita dei nostri contadini dal dopoguerra fino ai giorni nostri, racconta le peripezie alle quali è andato incontro nel periodo natalizio per fare ritorno ad Auletta in treno: “Sono Pietro Manzo –scrive- e sono un ex emigrante, avendo vissuto per più di cinquanta anni,  per ragioni di lavoro, a Parigi. Attualmente sono in pensione e, da parecchi anni, vivo  tra Parigi, Vasanello nel Viterbese ed Auletta in provincia di Salerno. Il 20 dicembre 2015 per recarmi ad Auletta in provincia di Salerno per passare il Natale ho preso il treno Napoli – Taranto delle 16,10 per scendere a Buccino e poi proseguire per Auletta con altri mezzi. Ma questi signori delle ferrovie hanno deciso che il treno non fermasse più a Buccino e cosi mi sono trovato bloccato a Eboli, a quaranta chilometri da Auletta”. Insomma davvero una accoglienza poco incoraggiante per chi a Natale aveva deciso di raggiungere il Vallo di Diano o il Tanagro con mezzi diversi dalle auto o dal trasporto su gomma. Ma non finisce qui, perché le peripezie continuano anche per il viaggio di ritorno: “A tutto ciò –continua infatti Manzo- si aggiunge che il 28 dicembre, aspettando il treno delle ore 7 del mattino per Napoli, dieci minuti prima della partenza ci viene  annunciato che il treno diretto per Napoli era soppresso, e sostituito con un autobus che avrebbe preso i viaggiatori diretti a Salerno e Napoli. L’autobus sostituivo è arrivato dopo quasi un’ora di ritardo dall’orario previsto per la partenza del treno. L’autista ha chiesto scusa per l’ora di ritardo ma ha riferito che era stato avvisato per la corsa sostitutiva alle ore 6,50, solo dieci minuti prima della partenza del treno. Secondo le testimonianze dei viaggiatori, il treno per Napoli dal 15 al 28 dicembre 2015 era stato soppresso già quattro volte”. Manzo ha deciso di far conoscere la sua esperienza per riportare alla ribalta il problema dei trasporti a sud di Salerno, e per dare voce a tutti quelli che non avrebbero mai l’occasione di protestare, e chiede in merito l’intervento del governatore della Campania Vincenzo De Luca e dei “Signori delle Ferrovie” per porre fine a quello che considera uno scandalo. Certo per chi ha vissuto all’estero o al nord-Italia i disagi relativi ai trasporti ai quali i cittadini salernitani ed in particolare del Vallo di Diano e del Tanagro sono purtroppo abituati sembrano davvero inconcepibili. L’ex emigrante di Auletta si rivolge anche ai Sindaci dei Comuni di Buccino, Salvitelle, Petina, Auletta, Pertosa, San Gregorio Magno, Ricigliano, Romagnano al Monte e Sicignano, auspicando un tempestivo intervento presso le autorità affinché situazioni come quella da lui vissuta a Natale non abbiano a ripetersi. Osservazioni utili dunque a ricordare a tutti che, rispetto al resto del “mondo civilizzato”, Vallo di Diano e Tanagro sono in ritardo di trent’anni in tema treni e ferrovie: se è vero che la Sicignano-Lagonegro è stata chiusa senza colpo ferire nel lontano 1987.

Una risposta

  1. Roberto De Luca ha detto:

    Le parole di chi viene dal futuro sono scritte in modo chiaro. Anche l’assurda assuefazione a questo stato indegno viene raccontata. Nessun rossore sulle gote dei conterranei, quasi rassegnati a un inesorabile declino.

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