Linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro, il Codacons: “Noi continueremo a sognare il treno”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Con una delibera di Giunta (n. 11 del 20-01-16) l’Amministrazione del Comune di Sala Consilina concede la propria benedizione al progetto di un ospedale diffuso sul territorio che promana da un’idea non autoctona: un’associazione di interesse pubblico-privato, che gestirà tale servizio, dovrebbe quindi usufruire del comodato d’uso gratuito delle stazioni ferroviarie impresenziate del Vallo di Diano. A questo progetto dovrebbero partecipare molti enti comunali del comprensorio toccati dal binario unico (vel. max 140 km/h) della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro e la Diocesi di Teggiano-Policastro. Così come riportato dalla stampa locale, dopo l’approvazione della delibera, sembra che il Sindaco abbia asserito: “Basta vivere di sogni e ricordi”. Probabilmente egli non si stava rivolgendo a chi ancora legittimamente “sogna” la riapertura al traffico della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro e a chi ancora serba dei buoni “ricordi” del treno che attraversava la vallata. È molto probabile, invece, che egli si riferisse a chi, nei tempi recenti, ha visto un Tribunale trasferito in un’altra Regione e una casa circondariale, dove i detenuti potevano svolgere molteplici attività, chiusa. È anche probabile che volesse sconsigliare, per il bene dei cittadini, di coltivare il ricordo di una sanità efficiente, di una viabilità locale accettabile, di attività commerciali floride, di un periodo ormai remoto di sicurezza delle private abitazioni e dei luoghi pubblici. Perché, se riuscissimo a rimuovere questi ricordi, allora sarebbe del tutto inutile coltivare il sogno di una vallata diversa da quella che si prospetta sotto i nostri occhi. Per quanto riguarda la vicenda delle stazioni impresenziate, confidiamo nel fatto che RFI sappia assegnare le stesse a chi presenta una richiesta corredata da una proposta di utilizzo socialmente rilevante. Per quanto riguarda, poi, la questione della linea ferroviaria, non dobbiamo dimenticare che esistono delle situazioni anomale, rilevate dalla nostra associazione, sia a Sala Consilina sia a Polla. Queste anomalie, oggi, impediscono una futura riapertura al traffico ferroviario della linea Sicignano-Lagonegro. Allo stato attuale, pur volendo considerare che tali anomalie abbiano rilevanza meramente amministrativa, così come asserito dall’Autorità Giudiziaria di Lagonegro in merito ai due casi presenti a Sala Consilina, dobbiamo rilevare che non sono superabili, nemmeno sullo stesso piano amministrativo. Infatti, non possiamo comprendere come – in assenza di autorizzazioni da parte di RFI – si possa continuare a far permanere sul binario, o nelle immediate adiacenze dello stesso, asfalto o materiale cementizio che, si ribadisce, di fatto oggi impedisce il transito dei treni. E siccome i sogni appartengono a chi li sogna, noi continueremo a “sognare” un treno che, attraversando la vallata, ci colleghi ai treni ad Alta Velocità (Frecciarossa e Italo) a Salerno . E nonostante siamo proprio oggi chiamati a ricordare i tanti fratelli che furono privati della propria vita da un’inaudita furia omicida, diciamo che vogliamo vivere di tutti questi ricordi collettivi, perché la nostra esistenza sia pienamente consapevole del percorso fatto dall’Umanità dagli albori della civiltà fino ai giorni nostri.

Il responsabile della sede

prof. Roberto  De Luca

 

Il responsabile del Settore Trasporti

dott. Rocco Panetta

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