Strage di Ustica: il giudice di Polla, Rosario Priore, rivela: “Sul luogo del disastro trovammo un canotto americano”

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Il giudice originario di Polla, Rosario Priore, ha seguito le indagini per la strage di Ustica subito dopo quanto avvenne il 27 giugno 1980, in cui un aereo di linea, Douglas DC-9, della compagnia italiana Itavia cadde in mare con la morte di 81 persone. Nel corso di una trasmissione andata in onda su Tv2000 il giudice Priore ha svelato – a distanza di trent’anni – alcuni retroscena. La trasmissione nasce dall’indagine di un giornalista francese sui segreti di Stato dell’Italia. “Ho lasciato l’inchiesta da diversi anni – ha detto Priore durante la trasmissione ‘Siamo Noi –. I mezzi che all’epoca avevano gli Stati Uniti erano di gran lunga superiori a quelli italiani e a quelli francesi. I nostri avevano individuato uno o due aerei libici e da Grosseto si sono alzati in volo due nostri aerei all’inseguimento di questi velivoli con l’intento di abbatterli perché erano apparsi nei radar come nemici. Intervennero sicuramente i francesi che vollero compiere questa missione nel loro mare contro il nemico Gheddafi ma ad un certo punto sono intervenuti anche gli americani della portaerei Saratoga. Questo possiamo dedurlo dal fatto che sul luogo dell’incidente abbiamo trovato un canotto di salvataggio appartenente alla portaerei Saratoga. Su questo punto si dovrebbe lavorare”.

“Bisognerebbe capire – ha aggiunto il giudice Priore secondo quanto riporta il sito www.tv2000.it – se c’è stato uno o più aerei Usa che hanno detto ai francesi ‘fatevi da parte’ ma a loro volta anche i francesi hanno detto agli italiani ‘fatevi da parte’. Interpretando i dati radar bisogna vedere se effettivamente sul luogo dell’incidente è caduto un aereo americano, il pilota si è salvato con il canotto di salvataggio ed è stato tratto in salvo. Questa, secondo me, è un’operazione che alcuni stanno facendo”.
Alla puntata di ‘Siamo Noi’ dedicata alla strage di Ustica è intervenuto anche il giornalista e scrittore, Andrea Purgatori, che si è occupato della vicenda: “Priore non ha detto una cosa da poco perché nei pochi tracciati radar che sono rimasti si vede distintamente la traccia di un elicottero che sorvola il mare in quella zona e che poi scompare. E dato che gli elicotteri non atterrano sull’acqua, è sceso evidentemente su una portaerei. Il problema è che l’ elicottero arriva sul luogo dell’incidente molte ore prima dei soccorsi italiani”.

 

http://www.tv2000.it/blog/2016/01/29/ustica-giudice-priore-stati-uniti-coinvolti-nel-disastro-aereo/

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