Teggiano, il gruppo “rinnoviAMO DIANO” incontra i cittadini. Cimino “Io non mi dimetto”

 

12674219_10208646711306702_1113867359_nPartecipata assemblea cittadina ieri sera a Prato Perillo di Teggiano, al centro parrocchiale “Piergiorgio Frassati” dove il gruppo consiliare rinnoviAMO DIANO ha incontrato i cittadini. Un incontro che ha visto prendere la parola subito il sindaco Rocco Cimino, il quale ha analizzato quanto fatto dalla sua amministrazione in circa un anno e mezzo, dai finanziamenti ottenuti ai progetti in cantiere, al Puc, fino alla necessità di intervenire sulle criticità legate al sistema fognario della cittadina. Il Sindaco ha chiarito anche in merito allo scorso consiglio comunale. “Non c’è stata alcuna mancanza di rispetto verso i cittadini. La scelta di far mancare il numero legale, che può essere condivisa o meno, è stata spiegata nel documento letto da Cobucci. Né a fine seduta è stato vietato di intrattenersi. Semplicemente ho fatto una battuta ai Vigili Urbani perché c’era qualche componente del consiglio che chiedeva di interloquire con la gente stando seduto nei banchi del consiglio comunale. Quella non era un’adunanza, come quella di stasera, ma un consiglio comunale sciolto! Non è una cosa che avrei dovuto fare io, ma i Vigili dovevano essere più solerti, dopo lo scioglimento del consiglio a far sgomberare la sala. Così sono andati i fatti i mi scuso con chi si è sentito mancato di rispetto”.  Ma non sono mancate le stoccate alla minoranza consiliare e ai consiglieri di “Insieme per Teggiano”. Il capogruppo di “rinnoviAMO DIANO”, Vitantonio Cobucci è intervenuto sulla vicenda relativa al documento diffuso ieri dal gruppo di minoranza “Teggiano Va Avanti” nel quale si parlava di “ripetute violazioni di legge, da parte del gruppo “rinnoviAMO DIANO”,   e del regolamento. Cobucci ha  raccontato una sorta di “favola”, nella quale ha narrato di un gruppo consiliare, ha detto Cobucci,  che offre letture di statuto e regolamento a proprio piacimento. Il riferimento è relativo al consiglio comunale e alla validità di quest’ultimo in prima convocazione, in base alla presenza dei consiglieri.

12660350_10208646711146698_1875937927_nIl regolamento parla di 7 consiglieri, ha specificato Cobucci,  lo statuto ne prevede 6. Sotto la lente di ingrandimento anche l’assenza per più di tre volte consecutive al consesso comunale, di un consigliere di minoranza, fatto che ne comporterebbe, per legge, la decadenza. In seguito sono intervenuti alcuni cittadini fino alla domanda secca di uno di questi che ha chiesto chiaramente al sindaco Cimino “quali sono le sue intenzioni e come intende continuare a governare in vista anche della spaccatura creatasi all’interno della sua maggioranza”. Cimino ha chiarito di “voler continuare a guidare Teggiano e di essere pronto a fare un passo indietro qualora i 7 consiglieri, “dissidenti” e di minoranza decidono di dimettersi e far cadere il governo cittadino. “Abbiamo sbagliato tutti e mi assumo tutte le mie responsabilità. Ha sottolineato il primo cittadino. Le trattative ci sono state e come fino al giorno prima dell’ultimo consiglio comunale. É una brutta pagina politica per la nostra Teggiano, ha detto con tono commosso Cimino, e la mia volontà è stata sempre quelle di ricucire gli strappi, ma dall’altro lato ci sono stati continui rimandi (il riferimento è a Sonia Marino, Lisa Babino e Mario Ubaldo Trezza) . Ancora oggi, mi chiedo cosa sia successo. Infine, Cimino chiarisce in merito ai presunti “inciuci” con la minoranza: spiegando che “un membro della minoranza aveva lamentato una sofferenza con il segretario comunale chiedendo a quest’ultimo se avesse potuto creare un gruppo, poiché non condivideva sostanzialmente l’attività politica del gruppo di cui faceva parte.

12666464_10208646711066696_37962646_nCimino ha concluso il suo intervento sottolineando “un sindaco si sfiducia per mafia, per debiti ma non per incomprensioni personali. Fate un ultimo regalo a Teggiano, questo l’appello del primo cittadino alla minoranza e al gruppo “Insieme per Teggiano”, io non mi dimetto per evitare il commissariamento del paese  ma fatelo voi rimettendo i vostri incarico nelle mani del Prefetto.”

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *