“Un cacciatore di suoni a Sant’Arsenio”. Alan Lomax raccontato da Arsenio D’Amato

Alan Lomax una scoperta per molti, un uomo conosciuto da pochi. È l’etnomusicologo più importante nel panorama culturale internazionale, colui che ha raccontato è fatto conoscere il blues e che ha ispirato tanti gruppi ed artisti, come Bob Dylan, che hanno fatto la storia della musica. Alan Lomax è il protagonista del libro ” Un cacciatore di suoni a Sant’Arsenio” scritto da Arsenio D’Amato che nel suo volume, bello ed appassionante, racconta l’arrivo di Lomax a Sant’Arsenio nel 1955, quando registra con il suo magnetofono suoni e voci a Polla, a Caggiano e a Sant’Arsenio. Su quest’ultima tappa si sviluppa il libro di Arsenio D’Amato. E racconta, tra le altre cose, della serenata registrata a Sant’Arsenio, a casa di Arsenio Gagliardi, cantata da Antonio Ventura e Iolanda Pica. Una serenata raccolta in un disco inciso grazie alla Columbia Record che Arsenio D’Amato ha scoperto nelle sue ricerche su internet. Sulla copertina del disco, Arsenio, scorge la figura di uno zampognaro di Caggiano e scopre che si tratta del signor Mignoli di Caggiano, il nonno di un suo collaboratore, appartenente ad una famiglia di zampognari, grazie al quale ha cominciato ad interessarsi alla figura di Alan Lomax, quell’uomo che negli anni 50 era arrivato a Caggiano e tanto aveva affascinato i cittadini per l’interesse che mostrava verso la loro cultura musicale. La Novena natalizia degli zampognari di Caggiano è tra le più famose al mondo grazie proprio ad Alan Lomax. Un grande cacciatore di suoni e di voci grazie al quale i suoni di tutto il mondo sono diventati di tutti. La lunga ed appassionante vita di Alan Lomax è stata raccontata ieri sera alla presentazione del libro dall’antropologo Simone Valitutto. Alla presentazione moderata dal giornalista Salvatore Medici, oltre all’autore è intervenuto che il professore Rino Mele.

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