Vallo di Diano&Turismo: ora o mai più. Pellegrino e Matera l’ultima occasione per il nostro territorio?

Quante volte si è detto, abbiamo detto, che il turismo integrato possa essere una risorsa fondamentale per il Vallo di Diano? Quante volte si è detto, abbiamo detto, che occorre fare rete per far sì che tutte le bellezze e le risorse del territorio possano essere “sfruttate” da un turismo intelligente e organizzato? Tante. Troppe volte. E spesso si è parlato di far rete ma senza – almeno negli ultimi tempi – una figura che riuscisse a tessere tutti i fili in una sola grande realtà anche per calamitare risorse e visitatori. Ebbene ora le figure, per il Vallo di Diano, sono due: Tommaso Pellegrino e Corrado Matera. Due figure che vanno a ricoprire ruoli fondamentali per il nostro territorio e la loro carriera politica. Il presidente del Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, il primo e l’assessore regionale al Turismo il secondo. Pd e Udc regionali hanno trovato la chiave in base a diversi accordi  politici. Accordi che – a questo punto – devono però interessare poco il Vallo di Diano. A interessare deve essere il momento. Un momento che vede due importanti cariche essere ricoperte dal sindaco di Sassano e da un esponente di spicco della politica teggianese. Ecco una volta superata la soddisfazione di avere in carica ruoli di cotanta importanza dovrà subentrare la responsabilità. Responsabilità verso un territorio che merita e brama una svolta, una scossa, un segno di vita. E il turismo a questo punto può essere quella strada giusta da percorrere verso la rinascita. Un turismo in rete, di rete, fatto con tutte le risorse unite verso l’unico obiettivo. E chi meglio di Pellegrino e Matera possono  – in base ai ruoli che ora ricoprono e alla conoscenza del territorio – potrà canalizzare queste risorse? Aprire immediatamente un tavolo con tutte le istanze e realtà locali e non solo appare quanto meno necessario. Matera e Pellegrino hanno quindi una responsabilità immensa. Certo sia verso i territori di loro competenza (il Parco e l’intera Regione) ma anche e soprattutto verso il Vallo di Diano. Nelle loro mani e naturalmente in quelle di amministratori e rappresentanti del territorio ci sono forse le ultime possibilità del Vallo di Diano di rilanciarsi con il turismo. Altrimenti forse è il caso di pensare che il Vallo di Diano si meriti il petrolio.

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