“Rivoluzione” alla Certosa di Padula. La Direttrice Alfinito: “Restituisco al Vallo la sua Certosa”

“La Certosa di Padula non sarà più una Cattedrale nel Deserto che non serve a nulla”.

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Quando parla Emilia Alfinito ti accorgi immediatamente che il suo amore per il Vallo di Diano è un segno del destino, e allora pensi che la rinascita territoriale è possibile per davvero, e non passa solo da Tommaso Pellegrino presidente del Parco, o da Corrado Matera Assessore regionale al Turismo. (GUARDA IL NOSTRO VIDEO SERVIZIO CON L’INTERVISTA AD EMILIA ALFINITO).

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Nell’equazione rinascita & rilancio del Vallo di Diano c’è anche il fattore Emilia Alfinito, nuova Direttrice della Certosa di San Lorenzo a Padula. Da quando è arrivata  (pochi mesi fa), una vera e propria rivoluzione è già in atto presso il monumento certosino ed i risultati di questa gestione “illuminata” –siamo certi- non tarderanno ad arrivare. Le sue sono parole che dai nostri microfoni arrivano dritte al cuore, perché non sono solo dettate da professionalità e buon senso, ma sottintendono un profondo amore per il Vallo di Diano, per la sua arte e per la sua gente.

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La Alfinito parla di riaprire la Certosa prima di tutto ai giovani, alle scuole e al territorio, ma anche di creare una rete e di condividere intenti e sinergie. Parla di una Cattedrale nel Deserto (la Certosa di Padula), che così come era diventata non serve più a nessuno, e che così non deve più essere. Concetti semplici ma di estrema logica e razionalità, e che vengono fuori soprattutto dal cuore.

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Le sue sono sagge parole condite da sinceri sentimenti: per il monumento certosino, per il territorio, per la sua gente. La Alfinito è anche il simbolo di una possibile rinascita del Vallo di Diano, che passa anche da questo: le persone giuste, al posto giusto, nel momento giusto. Ascoltate

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Una risposta

  1. rocco ha detto:

    Dottoressa Alfinito,senza un collegamento ferroviario nessun tour operator verrà mai nel Vallo di Diano.LaSTAZIONE di Padula è a 2,5 km dalla Certosa(c’ è anche una pista ciclabile per usare la BICI+TRENO) ed è a1 00 Km dal terminale dell’Alta Velocità,ovvero la stazione di Salerno.Nessun turista scende da un Fercciarossa,Frecciargento, Italo per imbarcarsi su un AUTOBUS quando ha l’alternativa di un moderno TRENO Regionale che lo porta a PAESTUM.Il Comitato pro ferrovia Sicignano-Lagonegro ha proposto che i Frecciargento sulla relazione Roma-Taranto, chiesti dalla Regione Basilicata a Trenitalia, fermino a BUCCINO, con dei link bus di Trenitalia fino a PADULA. A Pompei il Governo, su proposta del Ministro Franceschini vuol far costruire un HUB ferroviario(35 milioni di euro) a Rete Ferroviaria Italiana, proprio perchè si sono accorti che gli autobus turistici che collegano Pompei con l’Alta Velocità, a Napoli Centrale, non bastano per portare altri turisti a Pompei e ci vogliono i TRENI Regionali che fermano in una stazione vicino agli SCAVI pompeiani.

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